È stato adottato dalla Giunta regionale dell’Umbria, dopo la fase della concertazione con le Parti Sociali che ne ha integrato i contenuti, il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024, nel quale, grazie alle azioni regionali e nonostante le previsioni globali di peggioramento della situazione economica per il 2024, si prefigura una ulteriore crescita del Pil (Prodotto interno lordo) anche nel 2023 e una sua sostanziale tenuta nel 2024, mantenendo così quell’inversione di tendenza che si è registrata nell’ultimo triennio rispetto al passato.
Inversione che appare evidente se si analizzano i risultati del periodo 2021-2023 per ciò che concerne tutti i principali indicatori economici: crescita del PIL appunto, ma anche export, investimenti, occupazione, performance delle imprese.
Le azioni individuate dalla Giunta regionale tendono, altresì, a consolidare il posizionamento dell’Umbria, che vede oggi la regione competitiva e attrattiva, modello di sostenibilità, meta turistica, terra dove studiare, lavorare, fare impresa, investire e vivere.
Proprio nell’analisi contenuta nel Defr emerge, infatti, che oltre al citato miglioramento di tutti i principali indicatori economici, dal punto di vista demografico, accanto a saldi naturali storicamente negativi, vi è l’eccellente dato della attrattività residenziale del 2022 (oltre 2.000 nuovi “residenti in”). Considerato che le straordinarie politiche regionali sulla natalità richiederanno anni di impegno per iniziare a far vedere risultati, una eventuale conferma anche per il 2023 ed il 2024 dell’attrattività residenziale della regione, sarebbe un risultato di assoluto valore e di conferma della validità delle politiche regionali di supporto alla famiglia.
Proprio quello demografico, così come quello dei redditi da lavoro, sono campi su cui la Giunta regionale continua a prestare grande attenzione nel panorama delle strategie generali.
Strategie che per il 2024 vedono nel Defr 10 macro aree di interventi e nello specifico: obiettivi socio-economici; Infrastrutture ed opere pubbliche; Aeroporto internazionale dell’Umbria; Supporto alle imprese e al lavoro; Ricostruzione post-sisma 2016; Turismo, brand system e grandi eventi; Sociale, famiglia e disabilità; Sanità; Piano rifiuti e Piano energetico ambientale; Nuovo Centro fieristico regionale e Progetto Monteluce.
L’amministrazione, in tal senso, ribadisce tra l’altro la scelta di non aumentare la tassazione (per il quarto anno consecutivo), di collocare l’impresa al centro della propria azione, di affermare sempre più il marchio Umbria, di confermare ed implementare le politiche a sostegno della famiglia e dei soggetti fragili, di proseguire in una azione di spending review e di pieno utilizzo dei Fondi Comunitari, nonché l’azione di messa a terra, nelle tempistiche previste, delle opere Pnrr, per il quale il Governo regionale è stato capace di attrarre 3,5 miliardi di euro di risorse.
Previste, inoltre, opere di ammodernamento e implementazione di strutture strategiche come quelle sanitarie, infrastrutturali e fieristiche. Dopo l’approvazione di oggi in Giunta, il Documento sarà discusso e votato dall’Assemblea legislativa.
Proprio durante la fase di Concertazione infine, Presidente Tesei e Parti Sociali hanno convenuto sulla necessità – fin dal prossimo Defr e stante tempistiche di finanza pubblica che tendono a comprimere eccessivamente la fondamentale fase di concertazione – di strutturare un confronto preventivo con il partenariato economico e sociale per la definizione dei contenuti della programmazione strategica regionale, già sancito tra i contenuti del Defr 2024.