Ruggiano e la sua maggioranza, sull’inceneritore, gettano la maschera. Dopo cinque ore di dibattito, dopo il goffo tentativo con cui hanno provato ad arrampicarsi sugli specchi, dopo aver recitato interventi preconfezionati e generici, dopo aver provato – con tanto di interpretazioni surreali del regolamento – a modificare l’ordine del giorno proposto dalle forze di opposizione, finalmente, il Sindaco e la sua risicata maggioranza hanno chiarito la loro posizione: nessuna preclusione alla localizzazione dell’inceneritore su Todi.
Una posizione che purtroppo si poteva presupporre, che ovviamente è in linea con la poca trasparenza con cui in questi mesi gli amministratori tuderti sono sempre sfuggiti alle tante richieste di chiarimento che arrivavano da cittadini e dalle forze di opposizione e che rende palese i potenziali rischi cui rimane esposto il nostro territorio in relazione all’eventualità che venga individuato come area per la costruzione di un inceneritore regionale.
Ruggiano e i suoi, nel tentativo di mischiare le carte, hanno sterzato il dibattito sulla valutazione del Piano di Gestione dei Rifiuti approvato dalla Regione Umbria, tessendo le lodi di un atto che, come spiegato unanimemente dalle opposizioni, è invece alla base della inopportuna scelta di realizzare un inceneritore regionale.
Di fronte ad un’opposizione che spiegava i motivi di incompatibilità fra il nostro territorio e un impianto che brucerà 160 mila tonnellate di immondizia l’anno, il Consigliere Luca Perugini di Fratelli d’Italia e i suoi colleghi hanno snocciolato i criteri tecnici per i quali l’area industriale di Todi sarebbe idonea alla scelta.
Così come i consiglieri di Forza Italia hanno provato a spiegare quanto è bello vivere in una città con un inceneritore. A fronte di queste posizioni, ovviamente, le forze di opposizione continueranno a battersi per evitare questa nefasta ipotesi e a sollecitare, già a partire dall’assemblea pubblica di questa sera a Pian di Porto, i cittadini e i comitati a non abbassare la guardia.