I genitori dei bambini che frequentano le scuole della Media Valle del Tevere chiedono un incontro con l’assessore regionale Paola Agabiti per consegnarle le 3.713 firme raccolte con le quali si domanda di sospendere la decisione sul dimensionamento scolastico che dovrebbe essere presa entro la fine del 2023.
Una richiesta dovuto alla totale mancanza di informazioni che ha caratterizzato questo percorso, con le famiglie che sono venute a conoscenza dell’intera operazione solo dopo la riunione della Provincia del 27 ottobre scorso. Una seduta in cui è stata formulata una proposta che rischia di smembrare l’offerta formativa della Media Valle del Tevere, sconvolgendo l’equilibrio scolastico attuale e sbilanciando totalmente l’offerta scolastica dei diversi territori. Il tutto fatto senza la minima partecipazione, senza aver chiesto pareri ai dirigenti scolastici, senza coinvolgere le comunità e i primi attori della scuola: le famiglie con i loro bambini.
Per questo alcuni genitori hanno organizzato una assemblea pubblica a Marsciano, che ha visto la grande partecipazione di oltre 300 persone. Era il 20 novembre e in sole due settimane sono state raccolte 3.713 firme. Un risultato straordinario che dimostra quanto questo problema sia sentito e quanto le famiglie vogliano far parte di una decisione che inciderà sulle comunità per i prossimi decenni.
Da quell’assemblea è partita una grande mobilitazione, che ha portato anche al consiglio comunale aperto Marsciano e a quello di Collazzone. Due appuntamenti molto partecipati, che hanno dimostrato quanto sia necessario discutere e condividere le scelte. La stragrande maggioranza degli interventi sono andati nella direzione auspicata dalle famiglie della Media Valle del Tevere: quella di chiedere di sospendere la decisione sul dimensionamento scolastico. Certo, ci sono stati anche interventi fuori luogo, che hanno evidenziato quanto sia sbagliato prendere decisioni nel chiuso delle stanze, senza coinvolgere i cittadini e i genitori dei bambini. È per questo che le famiglie chiedono anche un incontro con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Sergio Repetto.