“Sono inesatte, parziali e del tutto fuorvianti le parole in libertà che il consigliere comunale di Todi, Fabio Catterini, ha ritenuto di esternare circa la gestione dei fondi della Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere della quale il Comune di Marsciano è capofila.
Le istituzioni, e chi le rappresenta, hanno il dovere di informare i cittadini sulla gestione della cosa pubblica sempre con la massima trasparenza e nel rispetto della verità. Raccontare bugie non giova a nessuno. Il consigliere fa riferimento a fondi che, a suo dire, non vengono distribuiti, spesi o impegnati e indica la cifra di 1.146.720,47 euro di disponibilità.
Quella cifra fotografa una situazione al 31 dicembre 2022. Ma già poche settimane dopo la situazione era molto diversa, perché i soldi continuamente entrano e continuamente vengono impegnati e spesi per la realizzazione dei vari servizi e programmi sociali. Ad oggi, aprile 2024, quella cifra si è ridotta ad euro 682.539,06. E questa somma residua disponibile è anch’essa attualmente oggetto di una programmazione, in termini di spesa, che coinvolge tutti i Comuni delle Zona e che sarà espletata nel breve periodo.
La presenza, in diversi momenti, di risorse disponibili, più o meno consistenti, nel bilancio della Zona sociale è, dunque, del tutto fisiologica e utile a garantire la continuità dei servizi. Va quindi ripristinata la realtà delle cose, perché non siamo in presenza di nessuna mala gestione, ma di meccanismi e passaggi che normalmente regolano la gestione dei fondi della Zona sociale. Peccato che, da come è stata strumentalizzata la vicenda, Catterini pare più interessato alla polemica che alla verità dei fatti”.
In ordine, poi, alla gestione tecnica e contabile delle risorse che afferiscono al Comune di Marsciano in qualità di capofila, va evidenziato che, come previsto dalla Regione Umbria, al fine di garantire omogeneità nella gestione degli interventi e delle garanzie di accesso ai servizi per tutti i cittadini residenti nello stesso territorio, (Media Valle del Tevere) i fondi, salvo eccezioni, non vengono mai ripartiti in quota pro capite, con delega alla loro gestione, ai Comuni della Zona Sociale n. 4.
La frammentazione dei fondi, ed il loro frazionamento dovuto al trasferimento ai singoli Comuni, oltre a non essere né previsto né consigliato dalle previsioni regionali e in contrapposizione con i principi di unitarietà, omogeneità e armonizzazione di procedure e servizi, avrebbe inevitabili pesanti ricadute anche sulla qualità della rendicontazione delle risorse.
Giova inoltre ricordare come sia fisiologico, ed anzi opportuno, che i Capitoli di spesa della Zona Sociale n. 4 non restino all’asciutto. La presenza di risorse è da considerarsi un naturale meccanismo che interessa tutte le Zone Sociali dovuto al trasferimento continuo, in diversi periodi dell’anno, di più disparati Fondi vincolati, che pertanto necessitano di una visione globale nella programmazione e nella spesa, anche per evitare la sovrapposizione di interventi.
A titolo di esempio, le risorse per l’assistenza alle persone con disabilità vengono utilizzate in base a valutazioni congiunte con Asl in coerenza con gli obiettivi specifici dei progetti individualizzati delle persone ed è pertanto escluso che possano essere attribuite vagamente e a pioggia a qualsiasi situazione.
Nel dettaglio si riportano le somme che ad aprile 2024 sono ancora disponibili per le esigenze dei Comuni della Zona sociale n. 4 e il cui ammontare totale è, appunto, di 682mila euro e non di oltre un milione di euro come riportato senza cognizione di causa dal consigliere Catterini:
– Fondo politiche per la famiglia: € 66.203,99;
– Contributo regionale progetti fondo sociale L.328/2000: € 284.710,05;
– Fondo progetti D Lgs 286/1998: € 32.183,59;
– Fondo Gioco d’azzardo: € 13.019,16;
– Fondo Nazionale Politiche sociale PIPPI: € 0,00;
– Fondo PON inclusione attiva: € 11.619,26;
– Fondo disabilità vita indipendente: € 471,16;
– Contributo regionale ufficio della cittadinanza: € 29.163,37;
– Fondo programmazione piano sociale di zona: € 33,46;
– Fondo sociale europeo: € 1.400,00;
– Servizi sociosanitari/educativi PRINA € 243.735,02 (di cui 123.811,52 vincolati per progetti sperimentali nei servizi socio-educativi e socio-sanitari.