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In ben due comunicati stampa apparsi il 10 ed il 12 aprile, l’amministrazione marscianese risponde al sottoscritto ed al Comune di Todi in merito alla gestione dei fondi della Zona Sociale 4 ed agli ammanchi in tema di Ufficio di Cittadinanza oggetto del ricorso al Tar deliberato dal Comune di Todi.

L’amministrazione marscianese parla di “diffusione di informazioni false, inesatte o parziali” e con riguardo al sottoscritto la Sindaca Mele afferma che parlerei “senza cognizione di causa”.

La Sindaca conclude affermando che “raccontare bugie non giova a nessuno” e che le “le istituzioni, e chi le rappresenta, hanno il dovere di informare i cittadini sulla gestione della cosa pubblica sempre con la massima trasparenza e nel rispetto della verità.”

Premesso che la Sindaca Mele è tuderte e praticamente coetanea del sottoscritto, nonché collega, avrei francamente gradito, nei miei confronti, toni diversi; ma si sa, ognuno si difende con le proprie armi.

Ebbene, il sottoscritto ha diffuso tutto fuorché informazioni inesatte ed errate, posto che ha trascritto i dati del bilancio consuntivo del Comune di Marsciano del 2022 che riportano, appunto, residui attivi relativi a fondi della Zona Sociale 4 di 1.146.720,47 euro.

Il sottoscritto parla con quella “cognizione di causa” che gli deriva dalla lettura degli atti del Comune di Marsciano, il quale difatti non ha smentito l’esistenza dei residui attivi.

Al contrario, lascia perplessi la risposta della Sindaca Mele, la quale afferma che al mese di aprile 2024 le somme a disposizione della Zona Sociale 4 sono di “soli” 682.539,06 euro, così lasciando intendere che i soldi vengono impegnati e spesi correntemente e correttamente.

La perplessità nasce dal fatto che la somma indicata dalla Sindaca si riferisce alla rimanenza dei residui attivi del 2022 (quindi il milione di euro circa, di cui sopra) e non alle somme a disposizione della Zona Sociale 4. 

Altrimenti significherebbe che nel 2023 e nei primi 4 mesi del 2024 la Zona Sociale 4 non ha avuto trasferimenti ovvero che i trasferimenti correnti sono stati tutti impegnati e spesi (e questa, nel caso, visto quanto successo sino al 2022, sarebbe una bella notizia!).

Poiché il Comune di Marsciano non ha ancora approvato il consuntivo 2023 il dato non è pubblico; i consiglieri marscianesi (in primis quelli di maggioranza) che si volessero togliere la curiosità, possono rivolgersi all’Ufficio bilancio e farsi consegnare i saldi (al 31/12/2023 ed al primo trimestre 2024) dei seguenti capitoli di entrata: 20101.01.000730006, 20101.02.000330000, 20101.02.000340000, 20101.02.000350000, 20101.02.000360000, 20101.02.000370000, 20101.02.000380000, 20101.02.000410000, 20101.02.000580000,  20101.02.000950007, 20105.01.000731000, oltre che i saldi dei corrispondenti capitoli di spesa. 

Inoltre, se la Zona Sociale 4 avesse approvato il rendiconto anno 2023 e precedenti, tutti i Comuni conoscerebbero le somme a disposizione, ma poiché così non è, in quanto, per ciò che risulta al sottoscritto, non esistono rendiconti approvati, il dubbio rimane ed è grande.

I dubbi e le perplessità sono grandi, solo se si pensi che nel 2021 il Comune di Marsciano ha ricevuto trasferimenti afferenti la Zona Sociale 4 di almeno 1.480.000,00 euro e nel 2022 di almeno 1.300.000,00 euro (tecnicamente entrate vincolate accertate nell’esercizio); appare quindi impossibile che nel 2023 e nel 2024 non abbia ricevuto neanche 1 euro!

Allora la Sindaca o chi per lei, poiché come afferma “le istituzioni, e chi le rappresenta, hanno il dovere di informare i cittadini sulla gestione della cosa pubblica sempre con la massima trasparenza e nel rispetto della verità”, la deve dire tutta.

La somma disponibile di 682.539,06 euro non è il totale dei fondi a disposizione della Zona Sociale 4, bensì il residuo ad aprile 2024 delle somme già portate dal bilancio 2022, somma che al 31/12/2023 ammontava a 931.315,55 euro.

Ciò significa che di 1.146.720,47 di euro che residuava dal 2022, nel 2023 sono stati spesi 215.404,92 euro, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati spesi 248.776,49 euro. Residuano, appunto, altri 682.539,06 euro del tesoretto accumulato nel 2022.
Nel frattempo, si ripete, la Regione ha effettuato nuovi finanziamenti, ma di questi soldi nel rendiconto della Sindaca Mele non vi è traccia.

Quindi, Sindaca, se vuole essere trasparente, ci dica quanti soldi ha preso dalla Regione nel 2023 e nel 2024; se li ha spesi o distribuiti e come li ha impiegati.

Ci dica inoltre, se è normale che nei primi 4 mesi del 2024 ha impiegato più residui che in tutto il 2023; ci dica quindi, considerato l’ammontare dei residui, quale è il piano in base al quale tali risorse verranno distribuite ed in quali tempi; ci dica infine, documentandolo, con chi ha concordato tali impieghi.

Una chiosa finale sull’Ufficio di Cittadinanza: dei 248.776,49 euro di residui 2022 spesi nei primi quattro mesi del 2024, 150.000,00 euro afferiscono all’Ufficio di cittadinanza (quindi il 60% del totale); nel 2023 dal Comune di Marsciano non è uscito neanche 1 euro dei residui dell’Ufficio di cittadinanza e rimangono da distribuire, dal 2022, almeno altri 29.000,00 euro.

Allora la domanda sorge spontanea: ma non è che il Comune di Todi, tutto sommato, aveva le proprie ragioni quando ha deliberato il ricorso al Tar?

In definitiva vale sempre il solito discorso: per i politici e gli amministratori i numeri sono una brutta bestia, perché se li sai mettere in fila non mentono mai!
Infine, illustrissima Sindaca Mele, carissima Francesca, mi prendo la libertà di darti un consiglio: quando scegli le tue difese, valuta sempre bene a chi stai rispondendo. Ricordatene almeno quando replicherai a questo comunicato.

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