Il Coordinamento Umbria Pride composto dalle associazioni AGEDO Terni, Amelia Pride, Esedomani Terni, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford e Omphalos LGBTI anche quest’anno propone un ricco calendario di eventi per promuovere i diritti della comunità LGBTQIA+ e favorirne il benessere e le rivendicazioni.
Il Transfem di Terni, che fa parte dell’Umbria Pride, è organizzato dall’associazione Esedomani e da collettivi di persone femministe e transfemministe del territorio. Si tratta di un evento unico nel suo genere per struttura e genesi e nasce dalla necessità di opporsi alla violenza di genere endemica da combattere e denunciare.
“Contrastiamo un sistema che si fonda sulla sopraffazione delle persone oppresse, continuando con noncuranza a nutrirsi di tale violenza” si legge dal manifesto del Transfem Terni.
Tra le numerose iniziative in programma c’è la presentazione del primo romanzo di Raffaela Vallese, cittadina massetana dal 2005. Giulia Grani e Luca Montali rispettivamente consigliera del direttivo e presidente dell’associazione Esedomani, presenteranno il romanzo di Raffaela Vallese intitolato “Quando mi chiamavano frocio”.
L’evento si svolgerà a Terni domenica 21 aprile 2024 alle ore 18:00 al PantArhei Restaurant in via Cavour 50/52.
“Un esordio importante – fa sapere l’autrice – tanto quanto è stato l’impegno nel meditarlo, pensarlo, sviscerarlo, analizzarlo fino a che la penna ha cominciato a scorrere sui fogli elaborando una storia che ha come protagonista un personaggio degno di amore, rispetto e ammirazione. È un esordio che mi riempie di orgoglio. Un titolo forte, voluto, che avesse la forza di scuotere le coscienze e colpire nella sua drammaticità per porre il lettore di fronte a quesiti e dubbi che ancora oggi attanagliano l’animo umano”.
A dare lustro alla narrazione la prefazione di Alfonso Tortorella, Professore Ordinario di Psichiatria presso l’Università di Perugia. “Con questo libro – si legge nella prefazione – Lella apre una finestra di riflessioni fornendo informazioni cruciali per la comprensione della diversità, mediante un dialogo aperto ed inclusivo”.