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Sabato 25 maggio, alle ore 21, al Teatro Comunale, nuova commedia dialettale - La spada nella lozza - scritta da Don Marcello Cruciani e Samuele Befani, un racconto che porta lo spettatore tra il contado e la città di epoca medievale
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Dopo l’esperienza positiva vissuta nel 2021 con “Ce sposamo dopo il virus”, commedia che faceva la parodiade “I promessi sposi” attualizzandoli al periodo pandemico e inserendoli nella cornice tuderte, la Compagnia dell’Oratorio di Todi ritorna con un nuovo spettacolo, sabato 25 maggio, alle ore 21, nuovamente al Teatro comunale di Todi.
Rispetto a tre anni fa rimangono invariate la volontà di puntare sul dialetto locale e sul territorio circostante come elementi fondamentali della struttura, la possibilità concessa a giovani studenti delle superiori e universitari intraprendenti di calcare un palcoscenico con leggerezza e la sceneggiatura scritta da Don Marcello Cruciani e Samuele Befani.
A cambiare sarà la regia, che vedrà Samuele Befani affiancato da Claudio Massino Paternò, regista per il progetto “ogni centro è il centro del mondo”, promosso dalla Fondazione Perugia e finalizzato a promuovere la partecipazione alla vita comunitaria e la ripresa dell’aggregazione sociale dopo la “separazione” causata dal Covid.
Si evolverà anche l’originalità della scrittura, benché il titolo potrebbe portare a pensare a una nuova parodia, questa volta incentrata sulle avventure di re Artù narrate dalle leggende del ciclo bretone. La spada infatti verrà sì estratta, ricoprendo un ruolo centrale nelle dinamiche tra i personaggi, ma la trama nulla avrà a che vedere con la mitologia celtica, mentre si noterà l’influenza delle commedie degli equivoci plautine o del ben più recente “Il Marchese del Grillo”, interpretato da Alberto Sordi nel 1981.
Nei suoi 4 atti “La Spada nella Lozza” tenterà, tramite il racconto di “Pipin lo stornelliere” e l’atmosfera medievale, di portare lo spettatore tra il contado e la città di epoca medievale, seguendo le sfide e i colpi di scena che i protagonisti dovranno affrontare.
Non mancheranno, in un intreccio esilarante, cavalieri (valorosi o meno), madri insoddisfatte e soprattutto figli disobbedienti.
Al momento sono più di 300 i posti occupati, ma è ancora possibile prenotare fino ad esaurimento posti contattando il numero 349-6838850 o in alternativa scrivendo una e-mail a compagniag.o.t@gmail.com .

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