Todi ce l’ha fatta: la città è entrata nella short list del Ministero della Cultura per il titolo di Capitale dell’Arte Contemporanea 2026. La Giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro, dopo aver esaminato le 23 candidature pervenute, ha indicato come cinque progetti finalisti quelli di Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi.
La notizia ha suscitato subito grande eco, dato il livello dei concorrenti e il prestigio legato alla candidatura. “Eravamo e siamo convinti di aver fatto un grande lavoro di progettazione e di avere tutte le carte in regola per poter puntare alla vittoria”, ha commentato a caldo il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano.
Il nuovo riconoscimento di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea”, il cui bando è stato lanciato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura il 15 aprile scorso, è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, attraverso il finanziamento di progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.
Obiettivi che la città di Todi, grazie ad un’intensa attività pluriennale, ha centrato in pieno. “Questo primo, importantissimo, passo – dichiara il Sindaco Ruggiano – da un lato, ci conforta sulle nostre sensazioni e, dall’altro, ci sprona a lavorare ancora con maggiore impegno, coscienti che la nostra città è già una grande Capitale dell’Arte Contemporanea, grazie alle iniziative che ci hanno visti protagonisti in questi anni”
I Comuni selezionati saranno convocati a Roma il 25 ottobre 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni città candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria. I dettagli delle audizioni pubbliche saranno resi noti in un successivo comunicato.
“Andremo a Roma – commenta Antonino Ruggiano – con la consapevolezza che la proposta che abbiamo presentato è il progetto che ha visto riunita una intera regione, con tutte le massime istituzioni, pubbliche e private, che hanno saputo fare squadra e lavorare come poche altre volte nel passato. È la conferma che l’Umbria, quando vuole, sa essere protagonista a livello nazionale ed internazionale”.
Entro il 30 ottobre 2024, la giuria proporrà al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026, che riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.