La notizia dell’archiviazione del reato di abuso di ufficio nei confronti della presidente della Regione Donatella Tesei e di Paola Agabiti, assessore regionale con deleghe al bilancio, programmazione e turismo, è arrivata a turbare la campagna elettorale per le regionali umbre.
A circa due settimane dal voto, è infatti arrivata l’archiviazione dell’ipotesi di reato (reato abrogato grazie alla riforma Nordio, approvata da poco dal Parlamento). La vicenda risale allo scorso anno quando la procura di Perugia aveva aperto un’inchiesta per un bando della regione di 10,7 milioni di euro per la filiera umbra del tartufo, di cui 4,8 milioni sono andati all’azienda di famiglia dell’assessore Agabiti, ovvero la Urbani Tartufi di proprietà del marito della Agabiti.
Dell’azienda era stata dirigente la stessa Agabiti e nella quale, sembrerebbe lavori anche uno dei figli della presidente della Regione. L’ipotesi di reato si sarebbe basato sul fatto che nella votazione per l’approvazione dei fondi, le due indagate non si sarebbero astenute dal voto, anche se dalla Procura non era stata contestata alcuna irregolarità nell’assegnazione dei fondi del bando.