Dopo anni di incessanti battaglie tese a gettare luce sulla gestione opaca, da parte dell’Amministrazione Ruggiano, delle politiche culturali e dei contribuiti alle associazioni operanti in questo settore, finalmente, col Natale 2024, i nodi sono venuti al pettine.
È notizia, infatti, che con la deliberazione n. 1145 del 20/11/2024 del Responsabile del Settore Cultura, il Comune di Todi riteneva di non procedere all’individuazione di alcun soggetto cui affidare la realizzazione de “IL NATALE DI TODI 2024”, bocciando de facto l’unica proposta progettuale presentata a seguito della relativa manifestazione di interesse, pubblicata lo scorso 4 Novembre. Risultato? A pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie la nostra città – caso unico in Umbria – si ritrova priva di qualsivoglia cartellone di iniziative dedicate al Natale.
Dopo decine e decine di accessi agli atti, interrogazioni ed esposti alle autorità competenti – avanzati dal sottoscritto assieme alla collega Massetti e agli altri esponenti delle opposizioni tra gli insulti e le contumelie della maggioranza, nonché in mezzo a fragorosi silenzi bipartisan (come se qualche associazione godesse di totale immunità, cosa già vista durante il Covid con la Rosa dell’Umbria), è del tutto evidente che la macchina amministrativa abbia detto basta a pratiche disinvolte che non hanno fatto il bene né della città né del bilancio comunale.
La colpa più grave e palese in questa vicenda, comunque, è eminentemente politica e ricade in capo all’Amministrazione Ruggiano, totalmente incapace di programmare qualsiasi iniziativa culturale e ad approntare budget annuali consoni e degni di questo nome, preferendo procedere sempre alla rincorsa degli eventi (come se le festività natalizie non abbiano una precisa cadenza temporale) e dovendo predisporre ogni volta fantasiose variazioni di bilancio.
Contributi per milioni di euro dati a pioggia senza alcuna analisi costi-benefici e non corrispondendo ad alcuna logica di programmazione quanto, piuttosto, a ragioni di mero consenso elettorale, creando un vero e proprio “sistema” rodato: ecco come la Giunta Ruggiano ha gestito negli ultimi sette anni e mezzo le politiche culturali. Emblematico, in tal senso, il caso del famoso campo da calcetto per il torneo 2022, noleggiato per decine di migliaia di euro attingendo al fondo di riserva del Settore Servizi Sociali, mascherandolo con l’esistenza di campus estivi per i bambini.
La città di Todi non ha bisogno di sciatteria amministrativa e di improvvisazione, ma di sana programmazione e di una concertazione permanente con tutti gli operatori del settore cultura. Su questo terreno devono impegnarsi le forze di opposizione per creare un’alternativa di governo, oltre a denunciare l’ennesimo fallimento della Giunta Ruggiano che rischia di far rimanere la città senza un cartellone di iniziative natalizie.