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Il parco di Beverly Pepper a Todi, il parco delle sculture di Brufa, il Campo del Sole a Tuoro sul Trasimeno, il parco dei Lauri a Città della Pieve e la Scarzuola a Montegabbione nella nuova Guida di Repubblica
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C’è anche l’Umbria nella nuova Guida di Repubblica dedicata ai più importanti musei d’arte all’aria aperta presenti su tutto il territorio nazionale. Il volume, da ieri in edicola, ha selezionato oltre 60 i siti, da nord a sud, ciascuno accompagnato dalla narrazione del suo territorio, con interviste a curatori, galleristi ed artisti.
Nella regione cuore verde d’Italia vengono raccontati il parco di Beverly Pepper a Todi, il parco delle sculture di Brufa, il Campo del Sole a Tuoro sul Trasimeno, il parco dei Lauri a Città della Pieve e la Scarzuola a Montegabbione.
Umbria a parte, da Gibellina in Sicilia, risorta nel segno dell’arte dopo il terremoto del 1968, e recentemente proclamata Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, al Giardino Botanico Andrè Heller sulle sponde del lago di Garda, passando per la Via Artis in Alto Adige, No man’s Land in Abruzzo e le Stazioni dell’Arte a Napoli, la Guida offre una quantità di spunti per una fruizione del territorio che riunisce in sintesi originale natura e cultura.

La Guida Musei en Plein Air che è stata realizzata in collaborazione con Banca Ifis – presente nel volume con il suo Parco Internazionale di Sculture di Mestre, un autentico gioiello con opere di grandi artisti contemporanei come Fernando Botero, Igor Mitoraj, Nico Vascellari e molti altri – è un vademecum prezioso per chi vuole intraprendere un viaggio nell’arte all’aria aperta.
Uno spunto che per molti è un inedito perché, come conferma nella sua prefazione il direttore della Guide, Giuseppe Cerasa, “c’è un’Italia del bello che pochi conoscono. Un’Italia nascosta tra cipressi e querce secolari, tra olmi e vigneti, adagiata su prati spettacolari e in mezzo a una natura incontaminata. Un’Italia raffinata, colta, scrupolosa, che punta alla ricerca del nuovo e del sorprendente, che seleziona giovani di sicuro successo e consacra i giganti dell’arte mondiale, un’Italia che trova i suoi palcoscenici open air in collina, in pianura, nei borghi, nelle piazze, tra i tesori e i giardini nascosti di residenze private, nelle ville storiche e nei relais di charme”.

Una pagina via l’altra, insomma, come richiamato dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, si trovano “proposte di turismo lento, di un nuovo modo di viaggiare in risposta alla frenesia che caratterizza le nostre vite quotidiane e che non ci permette di rilassarci e prenderci un po’ di tempo per ammirare le bellezze che ci circondano. A partire da quei luoghi nascosti che sono ancora oggi la maggior parte dei Musei en plein air”.

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