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 L'iniziativa è stata presentata in conferenza stampa da Stefano Vinti nel palazzo della Provincia di Perugia, dove erano presenti anche alcuni consiglieri comunali intenzionati a portare avanti l'iniziativa
la casa brucia

Nello scenario mondiale dove i conflitti sono ormai all’ordine del giorno, dall’Ucraina al Medio Oriente, la piccola Umbria può rappresentare un esempio e un simbolo. Le associazioni Umbrialeft e Il coraggio della pace – Disarma,  hanno promosso a livello regionale la campagna di mobilitazione popolare La Casa Brucia.

Iniziativa a cui il Movimento 5 Stelle Umbria ha aderito convintamente. La mozione da presentare nei consigli comunali dell’Umbria, predisposta nell’ambito della campagna, chiede innanzitutto che l’Italia si adoperi per il cessate il fuoco immediato in Ucraina e Medio Oriente e lo stop alla fornitura di armi e munizioni.

Nel palazzo della Provincia di Perugia, dove l’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa da Stefano Vinti di Umbrialeft con gli interventi di Claudio Grassi coordinatore nazionale dell’associazione Il coraggio della pace – Disarma, Fabio Barcaioli assessore alla Pace della Regione Umbria, e Vittoria Ferdinandi sindaca di Perugia e responsabile Pace di Anci nazionale, erano presenti anche Luca Simonetti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, e consiglieri comunali di vari comuni umbri intenzionati a portare avanti l’iniziativa tra cui Alessio Rosi di Marsciano, primo comune dell’Umbria ad avere già approvato la mozione La Casa Brucia. 

Il cessate a fuoco è il primo passo da compiere a fronte di 200 tra guerre e conflitti violenti attualmente in corso in tutte le parti del mondo. Non c’è possibilità di fermare le guerre senza stop agli armamenti. Mentre il Parlamento si appresta a votare il quarto invio di armi per una cifra totale che sfiora i 13 miliardi di euro, la terra di Aldo Capitini e San Francesco intende dare un segnale preciso anche grazie al percorso istituzionale rinnovato in Regione e nel Comune di Perugia. “Il fatto che la presidente Proietti abbia deciso di reintrodurre la delega alla pace, affidata all’assessore Barcaioli, dà la cifra di come la nostra piccola regione può rappresentare un simbolo che si riallaccia ai suoi valori identitari” sottolinea il consigliere regionale Luca Simonetti.

In questo senso il Comune di Marsciano con il sindaco Michele Moretti è stato il primo ad approvare la mozione presentata oggi e proposta a tutti i consigli comunali dell’Umbria. Tutte le forze di maggioranza del consiglio comunale di Marsciano hanno sottoscritto la mozione, poi approvata nel consiglio comunale del 19 dicembre, con l’ottica di aderire a tutte le iniziative che portano in direzione della pace. “Anche un piccolo ente ha la responsabilità di fare la propria parte” ha sottolineato Alessio Rosi, consigliere comunale Progressisti per Marsciano-M5S. Un’iniziativa che ha l’ambizione di rappresentare un sentimento ormai diventato maggioritario nel paese, ma che viene ancora espresso con difficoltà a livello istituzionale dal governo nazionale.

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