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Numerose sono in Umbria le rappresentazioni di vita medievale: cortei, rievocazioni, giochi. Nel quartiere Valle Bassa di Todi si fa di più, qui si vive veramente nel Medioevo.
I fatti: la costruzione dell’ascensore di Porta Orvietana ha comportato la chiusura alle auto di via Termoli (unico accesso veicolare) e gli abitanti del popoloso quartiere si trovano da settembre impossibilitati a raggiungere in auto le loro abitazioni.
Gli spostamenti ordinari di anziani e disabili devono avvenire percorrendo vicoli ripidi e stretti così come il rifornimento di cibo. A poco serve, infatti, se in condizioni di emergenza si riesca faticosamente a far scendere l’ambulanza quando tutti i giorni chi vive e lavora debba essere costretto a peripezie estenuanti per raggiungere la propria casa.
In aggiunta a ciò, i tempi del completamento dei lavori si sono inesorabilmente allungati dopo il rinvenimento durante gli scavi di mura antiche. Dopo tre mesi di tali disagi e con prospettive così poco allettanti avevamo ottenuto dalla amministrazione comunale l’assicurazione che con l’anno nuovo sarebbe stata garantita nel fine settimana la riapertura al traffico veicolare di via Termoli consentendo in questo modo almeno una riduzione dei disagi, tuttavia ancora oggi l’accesso resta inesorabilmente chiuso. Alle promesse continuano a non seguire i fatti.
In epoca di reality, gli abitanti della Valle Bassa ringraziano l’amministrazione comunale di Todi per la singolare esperienza di arresti domiciliari che è stata loro offerta.

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