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La maggioranza di centro sinistra in Consiglio approva la mozione sul salario minimo comunale: un segnale importante di giustizia sociale.
Il giorno 10 febbraio la maggioranza di centro sinistra al consiglio comunale di Marsciano ha approvato la legge sul salario minimo comunale. D’ora innanzi nessun appalto o servizio conferito dall’Ente potrà prevedere, per i dipendenti delle aziende o cooperative vincitrici, contratti lordi inferiori ai 9 euro l’ora.
Un segnale politico chiaro e preciso quello che la maggioranza di centro sinistra ha voluto mandare, un segnale inequivocabile di attenzione alla tematica del lavoro povero che così drammaticamente colpisce tanti lavoratori e lavoratrici.
in Italia, secondo l’Istat, nel 2023 l’11,5% degli occupati era povero, una cifra elevata rispetto alla media europea dell’8,5%, dinnanzi a questi dati intollerabili il governo di destra rifiuta di discutere qualsiasi tipo di proposta di legge che possa prevedere un salario legale minimo orario di almeno 9 euro lordi.
In risposta a questo silenzio del governo Meloni molte amministrazioni locali, ci basti qui citare solamente il Comune di Firenze e quello di Perugia, hanno deciso di dare un segnale forte: il salario minimo è una necessità inderogabile e hanno quindi deciso di partire dalle materie di loro competenza gli appalti pubblici locali con la ferrea volontà, manifestata da tutte le forze di centro sinistra, di arrivare ad una legge nazionale che regolamenti tutti i settori.
“la nostra maggioranza -afferma Simone Aureli capogruppo del PD in consiglio comunale e primo firmatario della mozione unitaria presentata- ha deciso di inserirsi nel solco già tracciato in altri territori del nostro Paese. Il Salario minimo comunale che entrerà in vigore per tutti i futuri appalti e attribuzione di servizi prevederà che nessun lavoratore e nessuna lavoratrice impiegato direttamente o in subappalto possano guadagnare meno di 9 euro lordi orari. È un segnale concreto di attenzione e vicinanza verso i lavoratori, un segnale che marca la radicale e differente visione del mondo che ci separa dalle destre: alla loro indifferenza verso questa tematica si contrappongono i nostri atti concreti. Voglio ringraziare le forze politiche della coalizione la Giunta, e il Sindaco Michele Moretti che così fortemente hanno voluto che questa mozione venisse approvata. Voglio rivolgere anche un sentito grazie agli uffici comunali per averci aiutato nella redazione di una proposta che fosse da subito operativa e rispettosa di tutte le norme vigenti.
Voglio infine sottolineare -conclude Aureli- come l’intento di un Comune non debba essere quello di distribuire utili o sbandierare avanzi di bilancio ma erogare servizi, e che quindi qualsiasi surplus di spesa che dovesse presentarsi è un surplus che rivendichiamo perché non è sul lavoro delle persone, sui loro stipendi, sulla loro dignità e da ultimo sulle loro vite che nessuno, tantomeno il pubblico, ha il diritto di costruire utili e profitti. Nessuno giustifica le “spese folli” ma sfido chiunque a definire folle uno stipendio da 9 euro lordi orari. Rivendichiamo con orgoglio questa scelta di dignità e giustizia sociale”

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