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Successo storico ai Campionati Italiani a squadre sociali per la società sportiva umbra, guidata dal maestro Rossano Rubicondi
hagakure mar 25

Sabato scorso al PalaPellicone di Lido di Ostia la squadra giovanile di Kata della società sportiva umbra Hagakure, con sede a Collepepe e Perugia, composta da Emanuel Romagnoli, Marco Zhou e Salvatore Camanzo (Nippon karate) ha conquistato il titolo italiano a squadre giovanili nella specialità di Kata (forma).

I ragazzi allenati dal tecnico Giovanni Maurizi hanno disputato 4 incontri ad eliminazione diretta vincendoli nettamente con un crescendo nel punteggio ricevuto.
Agli ottavi di finale battono Ki Oshi (Bologna) 21.00 a 18.90.
Ai quarti di finale hanno la meglio su Generazione K (Napoli) 22.00 a 20.20.
In semifinale scontro difficilissimo contro la quotata Master Rapid (Brescia) risolto con un altro eccellente 22.00 a 20.40.
Finale spettacolare contro AP Karate (Torino) finita 25.10 a 24.30 per gli atleti perugini.

Finale che prevedeva al termine del kata l’esecuzione del bunkai (applicazione – qui sotto nel video) ha visto gli “hagakuriani” dare letteralmente spettacolo con tecniche acrobatiche, ma allo stesso tempo realistiche, evidentemente molto apprezzate dai giudici.

https://youtu.be/Pn1RO3Fau2Q

Buona la prova della squadra senior composta da Jacopo Berlingerio, Gioele Giovagnoni, Karim Ederar e Alex Fuscagni.
Inseriti in una pool difficilissima perdono al primo contro la Master Rapid (Brescia).
Impegnati in gara anche 7 atleti di Hagakure nel Kumite, ma con i colori del Team Karate Puleo Firenze.

Due ragazze, Arianna Cimone e Ginevra Lippi nella squadra femminile e cinque ragazzi nella maschile Samuele Rufini, Alessio Rufini, Tommaso Lucarelli, Alessio Amarie e Andrea Ortenzi.
Seppur combattendo bene entrambe le squadre escono al primo turno.

Soddisfatto il presidente e tecnico della società Rossano Rubicondi: “Vincere un titolo italiano a squadre all’esordio in Fijlkam come Hagakure ci regala tanta gioia. Ci dice che il cammino intrapreso è quello giusto e spetta a noi l’onere di continuare a restare a questo livello.”

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