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Il Consiglio di Amministrazione dell’I.P.A.B. Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (APSP) Veralli Cortesi, i cui cinque componenti erano stati nominati il 21 maggio 2014 per il quinquennio 2014-2019 dall’allora Sindaco di Todi dott. C. Rossini (eletto al turno di ballottaggio nell’elezioni del maggio 2012), nella prima seduta del  26 maggio 2014 aveva eletto Presidente e legale rappresentate dell’ente il dott. Gentili Alfonso già Segretario generale del Comune di Todi e Vice Presidente la dott.ssa Testadura Laura.

Nel primo semestre del 2017 si era svolta la triste vicenda del tentativo di fusione con l’altra I.P.A.P. tuderte La Consolazione Etab (sia pur con l’obtorto collo di Piazza Umberto I) come infine approvata dal CdA di Veralli Cortesi con deliberazione n. 5 del 6 marzo 2017 e con richiesta di approvazione, per parte sua, alla Regione Umbria tramite istanza  prot. n. 363 del 10 marzo 2017 integrata con nota prot. n. 368 del 13 marzo 2017. Inoltre il Comune di Todi, su richiesta della Regione prot. n. 86739 del 18 aprile 2017, con delibera di Giunta n. 128 del 25 maggio 2017 (a ridosso dell’elezioni comunali dell’11 giugno) aveva proposto al competente Consiglio comunale di esprimere parere favorevole alla fusione dei due Enti come auspicato nelle linee d’indirizzo delle delibere di Consiglio n. 47 di fine agosto 2012 e n. 15 dell’aprile 2015. L’elezioni comunali del giugno 2017 però furono vinte al ballottaggio dal candidato Sindaco Avv. A. Ruggiano, anche se solo per un soffio, contro l’ex Sindaco Dott. C. Rossini. Comunque si trattava dello stesso Sindaco che nel suo primo mandato 2007-2012 aveva fatto approvare a larghissima maggioranza in Consiglio comunale, con delibera n. 88 dell’ottobre 2010, un ordine del giorno in cui si proponeva di valutare l’accorpamento dei due Enti assistenziali tuderti (Etab La Consolazione e Veralli Cortesi) in un unico soggetto, con conseguente riduzione ad un unico Consiglio di Amministrazione dei due Consigli allora in carica. Invece il Consiglio comunale uscito dall’elezioni del giugno 2017 nella seduta del 24 marzo 2018 ha approvato  un  nuovo ordine del giorno presentato da sei consiglieri di maggioranza che, anche se ricco di inesattezze, liquidava l’obiettivo dell’unificazione degli enti invitando il  Sindaco e la Giunta ad adottare i provvedimenti necessari per formalizzare la non percorribilità e sostenibilità economica dell’unificazione ed  altro.

Nel frattempo comunque il CdA di Veralli Cortesi nella seduta del 15 dicembre 2017 con la deliberazione n. 45 aveva approvato anche la trasformazione della sola I.P.A.B. Veralli Cortesi in Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) sempre denominata  “Letizia Veralli, Giulio e Angelo Cortesi” e in breve ASP Veralli Cortesi mantenendo la stessa sede legale e lo stesso codice fiscale. Il tutto nell’ambito del procedimento di attuazione della l.r. n. 25 del 28 novembre 2014 emanata in attuazione del D. Lgs. n. 207 del maggio 2001 (cd. legge Turco) recante il riordino del sistema delle Ipab a norma della legge quadro n. 328 del novembre 2000. Con la stessa deliberazione il CdA aveva approvato  anche il nuovo Statuto della costituenda ASP nel testo di 24 articoli. La richiesta di approvazione della trasformazione in ASP prot. n. 68 in data 10 gennaio 2018, a firma del Presidente Gentili, è stata inoltrata a mezzo posta elettronica certificata al competente Servizio Programmazione e sviluppo della rete dei servizi sociali e integrazione socio-sanitaria della Regione Umbria in via M. Angeloni n. 61 insieme a tutta la documentazione indicata dall’art. 4, comma 2 della stessa legge e meglio specificata nella DGR n. 1404/2016. Il Servizio regionale competente,  prima dell’approvazione in Giunta Regionale, per legge doveva richiedere al Comune di Todi dove ha sede l’Ipab il parere obbligatorio e vincolante sulla trasformazione e in caso di parere negativo avrebbe dovuto indire la Conferenza di Servizi. Dopo il nuovo indirizzo comunale del marzo 2018 di non procedere più all’unificazione delle due I.P.A.B., il Sindaco di Todi avrebbe dovuto informare ufficialmente la Regione di questa scelta per dar corso alla diretta trasformazione in ASP della Veralli Cortesi come da richiesta del Presidente  prot. n. 68 del 10 gennaio 2018 (e non sappiamo se anche ETAB abbia fatto analoga richiesta, ma pensiamo proprio di si data la sua notoria contrarietà alla fusione).

Non abbiamo più saputo che fine abbia fatto la richiesta di trasformazione singola in ASP anche perché l’intero Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesi si é motivatamente dimesso il 26 marzo 2018, due giorni dopo la seduta del Consiglio comunale e oltre un anno prima della scadenza naturale. Ma a distanza di ormai oltre 7 anni dalla data di invio alla Regione della richiesta di trasformazione in ASP della Veralli Cortesi non abbiamo visto pubblicato sul BUR alcun provvedimento di accoglimento di quella richiesta. Oggi probabilmente la Città di Todi (titolo ottenuto, grazie soprattutto al certosino lavoro dell’allora Direttore dell’archivio storico G. Comez, con DPR del settembre 1994 insieme al nuovo stemma con la corona di Città che è turrita con cinque punte visibili a forma di torre e il tutto in oro, mentre la corona di Comune è merlata con nove punte visibili a forma di merli a coda di rondine e in argento), gode di questo primato negativo in Umbria di avere ancora in funzione due I.P.A.B. tra l’altro non piccole. Sarebbe pertanto utile poter conoscere se ci sono state inadempienze da parte della Regione Umbria o del Comune di Todi o di chi altro che magari hanno portato a lasciare nel dimenticatoio la richiesta di trasformazione in ASP inoltrata alla Regione nel gennaio 2018 dall’Istituto Veralli Cortesi che era stato fondato come Istituto o Ricovero di mendicità per inabili al lavoro dal benefattore Sig. Angelo Cortesi il quale, con testamento olografo del 23 giugno 1902, aveva nominato erede universale di tutti i suoi beni ed averi il Comune di Todi con l’obbligo di erigere il Ricovero in Todi usufruendo della sua “villetta” già convento dei Cappuccini. Il Ricovero era stato poi eretto, su richiesta dell’allora Sindaco di Todi, in Ente morale con Regio Decreto del 9 dicembre 1917 firmato a Roma da Tomaso di Savoia Luogotenente generale di sua Maestà Vittorio Emanuele III, Re d’Italia. Tra l’altro il Comune di Todi, è stato ed è tuttora governato ininterrottamente dal Sindaco Avv. A. Ruggiano dopo l’elezioni del giugno 2017 e quelle del giugno 2022, quest’ultime vinte al primo turno con largo margine, ma appunto la trasformazione in ASP delle due I.P.A.B. ha continuato a restare colpevolmente nel limbo.  

Voglio sperare che il nuovo Presidente dell’ancora formalmente I.P.A.B. Veralli Cortesi Dott. M. Ciani (già assessore della giunta Ruggiano I) e la nuova Vice Presidente Avv. C. Orsini (già Presidente di ETAB 2018-2023) in carica dal giugno 2023, che conosco come persone e professionisti seri e competenti, riprendano quanto prima in mano quella richiesta inoltrata nel lontano gennaio 2018 alla Regione Umbria e al Comune di Todi e si adoperino per portarla quanto prima a compimento. Questo auspicio è rivolto anche alla competente Direzione  Salute e Welfare della Regione Umbria ora governata di nuovo da una maggioranza di centro-sinistra con Presidente della Giunta Ing. S. Proietti dopo l’elezioni del 17 novembre scorso. Tutto ciò anche per il bene che credo tutti gli ex amministratori continuano a volere al c.d.”Ospizio Veralli Cortesi” di Cappuccini che nella nostra Città di Todi é di fatto da oltre dieci anni l’Azienda pubblica che produce ed offre (= eroga) un vero e consistente servizio socio sanitario come previsto per le nuove ASP dall’art. 269, comma 2, della L. R. n. 11 dell’aprile 2015 recante il Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali. Infatti l’Istituto Veralli Cortesi già a partire dalle modifiche statutarie approvate dal nostro CdA con deliberazione n. 70 del 30 giugno 2014 aveva provveduto a modificare in varie parti lo Statuto e a introdurre negli artt. 15 e 16 il fondamentale principio della separazione tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa proprie dei dirigenti o  figure apicali. Questa innovazione,  poi approvata dalla Regione con D.D. n. 6972 del 29 settembre 2014, portò alla fuga dei due funzionari di ETAB alla scadenza (il 31 agosto 2014) della convenzione per il loro utilizzo a tempo parziale come figure apicali responsabili dei due Servizi e titolari di posizione organizzativa che, nonostante i miei ripetuti inviti a rimanere e ad adeguarsi al nuovo, abbandonarono la Veralli Cortesi per tornare a tempo pieno nel loro Ente di appartenenza che invece operava ancora (e credo tutt’ora) solo con le ultracentenarie regole della legge Crispi con Re d’Italia Umberto I.

Dott. Alfonso Gentili, già Presidente dell’A.P.S.P. Veralli Cortesi di Todi

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