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I consiglieri di minoranza in Consiglio comunale hanno presentato il 3 marzo una interrogazione che è rimasta senza risposta, da qui la diffusione della notizia alla stampa per avere chiarimenti sulle indagini in corso
Monte castello sala consiglio

I consiglieri del gruppo “Uniti per cambiare” di Monte Castello di Vibio, hanno diffuso una nota con la quale portano a conoscenza dell’opinione pubblica che, in base a informazioni apprese nelle settimane scorse, nei primi giorni di febbraio del corrente anno, la Guardia di Finanza di Todi ha effettuato un accesso presso alcuni uffici comunali richiedendo informazioni e documentazione amministrativa. In base a quanto emerge si tratterebbe di un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Spoleto.

“Preoccupati per quanto sta succedendo – di legge in un comunicato stampa – come consiglieri comunali di minoranza – pur senza richiedere alcuna discussione pubblica in Consiglio Comunale e avendone il pieno diritto – in data 3 marzo 2025, abbiamo presentato al Sindaco una interrogazione urgente a risposta scritta per conoscere i contenuti di tali indagini che, in un piccolo comune, destano ovviamente motivo di discussione e disorientamento”.

I consiglieri di minoranza lamentano che, pur essendo trascorsi oltre 30 giorni dalla presentazione dell’interrogazione, l’amministrazione comunale, con un comportamento a dir poco evasivo, non ha ancora riscontrato nulla al gruppo. “Motivo per cui – scrivono – ci troviamo costretti a chiedere pubblicamente, nel pieno rispetto di eventuali soggetti sottoposti ad indagine da parte della magistratura, cosa stia avvenendo in Comune e a quale materia si riferiscono le indagini portate avanti dalla Procura di Spoleto, dalla Guardia di Finanza o da altri eventuali organi di controllo”.

“Riteniamo che, pur in presenza di indagini coperte da segreto istruttorio – concludono i consiglieri di opposizione – l’Amministrazione Comunale debba comunque fornire delucidazioni ai consiglieri comunali nonché ai propri cittadini in virtù di principi garantiti dal nostro ordinamento quali il diritto all’informazione e alla trasparenza. Teniamo a ricordare che il Comune non è un privato cittadino bensì un ente che gestisce fondi, servizi e beni pubblici e che, pertanto, deve dare conto delle proprie attività nelle forme previste dalla legge e dai regolamenti comunali. Si richiede inoltre di sapere se nel frattempo siano stati adottati eventuali atti di natura cautelativa al riguardo previsti dall’ordinamento per la tutela degli interessi dell’Ente”.

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