Il green deal europeo è una strategia di crescita sostenibile lanciata dall’unione europea nel 2019, con l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Questa iniziativa mira a trasformare i modelli di produzione e consumo, riducendo le emissioni di gas serra, promuovendo un’economia circolare e proteggendo la biodiversità.
Il green deal rappresenta il contributo dell’UE all’Accordo di Parigi, impegnandosi a limitare il riscaldamento globale a un massimo di +1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. La strategia include misure in diversi settori: energia, trasporti, agricoltura, industria e finanza sostenibile. Tra le azioni previste ci sono l’adozione di energie rinnovabili, la promozione della mobilità sostenibile e la transizione verso pratiche agricole più ecologiche. Inoltre, il pacchetto legislativo “Fit for 55” definisce le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030.
Il ruolo cruciale dell’energia pulita
L’energia pulita rappresenta uno dei pilastri fondamentali del green deal europeo, essenziale per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050. La transizione verso fonti energetiche rinnovabili e pulite è considerata cruciale per ridurre le emissioni di gas serra, dato che la produzione e il consumo di energia sono responsabili di oltre il 75% delle emissioni nell’Unione Europea. Per questo motivo, il Green Deal promuove la decarbonizzazione del sistema energetico attraverso l’adozione di energia pulita al 100% e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.
Strategie per la transizione energetica
Il Green Deal europeo prevede una serie di misure per accelerare la transizione verso un sistema energetico sostenibile. Tra queste, si evidenzia la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, che ha introdotto un obiettivo vincolante del 32% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo dell’UE entro il 2030. Inoltre, il piano REPowerEU punta a incrementare ulteriormente questa quota al 45%, riducendo al contempo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili. Queste iniziative mirano a favorire l’integrazione delle energie rinnovabili nei settori chiave, come trasporti e industria, e a sviluppare infrastrutture adeguate.
L’importanza delle azioni individuali
Ogni individuo può contribuire alla transizione ecologica promossa dal Green Deal europeo adottando comportamenti che riducono il proprio impatto ambientale. Infatti, le scelte quotidiane, sia nel consumo che nello stile di vita, possono influenzare positivamente la sostenibilità globale. In primo luogo, è importante fare delle scelte consapevoli quando si fanno acquisti: ad esempio, optare per prodotti locali e stagionali riduce le emissioni legate al trasporto e alla produzione di massa. Privilegiare beni con imballaggi riciclabili o biodegradabili contribuisce a diminuire i rifiuti non recuperabili. Inoltre, la riduzione dello spreco alimentare rappresenta un passo essenziale per limitare l’impatto delle risorse utilizzate nella filiera produttiva.
Adottare pratiche energetiche più efficienti è un’altra forma di partecipazione attiva; utilizzare elettrodomestici a basso consumo, spegnere le luci inutilizzate e preferire fonti di energia pulita per il riscaldamento domestico sono esempi concreti di azioni che riducono le emissioni di CO2. Inoltre, la mobilità sostenibile, come l’uso di mezzi pubblici, biciclette o veicoli elettrici, diminuisce l’inquinamento atmosferico e la dipendenza dai combustibili fossili.
Infine, un altro aspetto importante è promuovere la consapevolezza ambientale attraverso l’educazione per favorire un cambiamento a livello culturale; diffondere informazioni sulle buone pratiche e sensibilizzare le persone ai temi della sostenibilità può accelerare la transizione ecologica. Le azioni individuali non solo incidono direttamente sull’ambiente, ma hanno anche un effetto moltiplicatore quando diventano parte di un movimento collettivo.