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"Itinerario Umbro”, il progetto espositivo in programma dal 17 maggio al 22 giugno, si caratterizza per un percorso che coinvolge anche Gubbio, Orvieto, Perugia, Spoleto e Torgiano
1993 BARRATA 2 o BARRATA CON ACQUA

Dopo il successo ottenuto alla Biennale di Venezia del 2024, che ha celebrato Nedda Guidi dedicandole un mostra all’interno del Padiglione Centrale e presso gli spazi di Forte Marghera, il Comune di Todi in collaborazione con la Tower Gallery, hanno deciso di rendere omaggio a questa straordinaria artista umbra, attraverso il progetto “Nedda Guidi Itinerario Umbro” a cura di Roberta Giulieni, con l’auspicio che fosse l’intera Umbria a celebrarla, creando un percorso tra Spazi espositivi, Musei e Istituzioni.

Presso la Sala delle Pietre del Comune di Todi sarà esposto il nucleo più consistente di opere, che ne comprenderà circa trenta, tra sculture di grandi e medie dimensioni, studi e disegni per tracciare tutto il percorso dell’artista, dagli anni ’60 agli anni ’90, nella mostra “Le Geometrie dell’Acqua”. Nedda Guidi è certamente una delle più importanti artiste contemporanee di livello internazionale che ha affermato il proprio ruolo di scultrice attraverso l’utilizzo del mezzo ceramico. Dagli esordi informali degli anni ’50 e ’60 all’affermarsi delle ricerche concettuali degli anni ’70.

La ceramica nasce dall’UNIONE tra la TERRA e l’ACQUA, entrambi elementi primigeni e vitali. Dalle prime forme sintetiche alle forme geometriche più pure, la tecnica segue l’evoluzione del pensiero e della sperimentazione, quando Nedda Guidi da un uso tradizionale degli smalti, decide di inserire, da vera chimica e alchimista, gli ossidi direttamente all’interno degli impasti e rivela ontologicamente le formule di composizione della materia stessa. Attraverso l’utilizzo dell’acqua mescolata alle terre e agli ossidi Nedda Guidi plasma geometrie variabili e moduli ripetuti. Addomestica e formalizza l’elemento più libero e fluido, mutevole e imprevedibile. Sotto il controllo intellettuale e manuale di Nedda Guidi l’ACQUA diventa GEOMETRIA mescolata alla terra.

Nello stesso periodo, dal 17 maggio al 22 giugno, i Musei e le Istituzioni che hanno aderito al progetto “Nedda Guidi Itinerario Umbro” metteranno in mostra all’interno dei propri spazi le opere dell’artista presenti nelle loro collezioni o appartenenti a collezioni private, creando un circuito di omaggio e valorizzazione.

In particolare il Museo Regionale della Ceramica di Deruta riproporrà l’installazione di sei opere uniche dal ciclo Omaggio a Ebla che Nedda Guidi fece nel 1981 in seno alla I Mostra Mercato Nazionale Multiplo d’Artista in Maiolica; la Fondazione Lungarotti di Torgiano esporrà l’opera Triade del 1986, insieme a sei Vaselle (versatoi) degli anni ‘80, all’interno degli spazi del MUVIT Museo del Vino; il Museo Civico del Palazzo dei Consoli di Gubbio presenterà l’installazione Impraticabile del 1971; il Museo dell’Accademia di Belle Arti di Perugia l’opera Gran Fuoco n. 1 del 1978 e la Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente” di Palazzo Collicola a Spoleto, l’opera Nodo Gordiano del 1964.
Il Museo “Claudio Faina” di Orvieto invece ospiterà due opere della serie Tavole di campionatura dei Frammenti del 1972 che concettualmente e formalmente si avvicinano all’idea dell’indagine archeologica e al manufatto arcaico.

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