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A Todi dal 2022 il totale del gettito TARI è aumentato di 538.705,37 euro (mezzo milione!). Per il 2025 è pari a 4.149.425,37 euro. Ma Forza Italia esulta!

Forza Italia Todi, con un comunicato degno dell’Istituto Luce dei bei tempi andati, si lancia in un’ardua missione: trasformare la TARI e la gestione dei rifiuti a Todi in una fiaba a lieto fine. Peccato che, come spesso accade, la realtà sia meno accomodante della fantasia.

Con toni trionfalistici, i forzisti nostrani lodano l’Amministrazione di Todi (guarda caso guidata dal loro sindaco Ruggiano e dall’assessore al bilancio Baglioni) per aver mantenuto una TARI “tra le più basse d’Italia” (sic!) e per aver raggiunto “il miglior servizio di raccolta differenziata dell’Umbria”.
Peccato che, come al solito, i dati smentiscano le narrazioni di comodo.
Dati peraltro tratti dalle delibere comunali e dai report di Gesenu, quindi a disposizione di tutti o, meglio, di chi li vuole leggere.

Veniamo al dunque: la favola della TARI che non aumenta.
A Todi il totale del gettito TARI dal 2022 è aumentato di 538.705,37 euro e per il 2025 è pari a 4.149.425,37 euro.
Forza Italia Todi esulta perché rispetto al 2024 la TARI è aumentata “solo” del 2%, dimenticando però un piccolo dettaglio: il Piano Economico Finanziario (PEF) era già stato fissato da Gesenu nel 2022 (periodo 2022-2025) ed aggiornato nel 2024 (aggiornamento biennale) , quindi non c’è alcun miracolo, solo l’applicazione di un piano del 2022 aggiornato nel 2024, che dal 2022 è aumentato di oltre mezzo milione di euro.

Ciliegina sulla torta, il Piano non tiene conto dell’aumento dell’IVA sui rifiuti conferiti in discarica stabilito dal Governo Meloni pochi mesi fa, quindi probabilmente questo costo lo troveremo nel prossimo PEF.

Passiamo alla TARI “tra le più basse d’Italia”
Se la TARI a Todi sia tra le più basse d’Italia non lo so e penso che non lo sappiano neanche quelli di Forza Italia.
Ma se guardiamo i dati pubblicati da Gesenu e relativi ai Comuni serviti da questo gestore (il nostro!), prendendo a riferimento una famiglia media (4 persone), a Todi mediamente, secondo Gesenu, si pagano 352,70 €, a Perugia 306,08, a Torgiano 261,37.

Sempre Gesenu ci dice che Todi ha una raccolta differenziata del 75,42%, Perugia del 71,55%, Torgiano del 77,42% (Bettona è all’80,69%).
Quindi, apparentemente, a parità di gestore (Gesenu), Perugia e Torgiano pagano meno e la percentuale di differenziata è simile. Dov’è il primato?

Passiamo ora al “mito” della “migliore differenziata”
Forza Italia proclama Todi come “il Comune con il miglior servizio di raccolta differenziata dell’Umbria”.
Peccato che Legambiente pubblica annualmente la classifica dei Comuni “ricicloni”, una classifica stilata in base ai dati ARPA e basata non solo sulla percentuale di raccolta ma anche sulla “qualità” del riciclo: Todi non è più tra i comuni ricicloni dal 2022. Sarà un caso?

La verità che Forza Italia non vuole sentire.
La verità vera è che a Todi, come nella maggior parte dei comuni umbri, tutti, ossia istituzioni e cittadinanza, nel corso degli anni si sono impegnati per alzare il livello della raccolta differenziata.
Non siamo i migliori: siamo bravi quanto tanti altri. Tutto qui.

Ebbene, una forza politica seria, anziché fare propaganda, dovrebbe alzare lo sguardo e capire per quale motivo l’aumento della raccolta differenziata non solo non è accompagnata da una diminuzione della TARI ma, al contrario, da un aumento.

Così facendo comincerebbe a capire che la risposta è in larga parte nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, governato dai gestori e, per la parte pubblica, da AURI (di cui il sindaco Ruggiano è stato Presidente sino a pochi mesi fa).
La verità vera è che una raccolta differenziata spinta come quella umbra, senza adeguati sistemi di riciclo e recupero, non è efficiente.

La causa dell’aumento della TARI risiede principalmente qui: non riusciamo a valorizzare quello che ricicliamo; la qualità del nostro riciclato è ancora troppo bassa; i nostri impianti di recupero non sono adeguati; il recupero in loco, soprattutto dell’organico, non è sufficientemente sviluppato; mancano politiche per la riduzione dei rifiuti pro capite.
Ma evidentemente Forza Italia preferisce sparare numeri a caso e prendersi meriti inesistenti.

Morale della favola?
Prima di scrivere comunicati trionfali, qualcuno farebbe bene a leggere i dati, invece di ignorarli. Ma si sa, quando la propaganda è più comoda della realtà, perché complicarsi la vita con i fatti?

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