La tragica morte sul lavoro, alcuni mesi fa, in un cantiere edile a San Venanzo, di Danilo Sordini di Todi finisce in Parlamento. L’onorevole Marco Furfaro, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Sociali, ha infatti depositato una interrogazione con la quale sollecita chiarezza su alcuni punti critici della vicenda.
“Ho chiesto – si legge in una nota – al Ministro del Lavoro e al Ministro della Giustizia se siano a conoscenza della vicenda di Danilo Sordini, operaio morto in un cantiere edile a San Venanzo (TR) e se intendano verificare, per quanto di competenza, eventuali anomalie emerse nel corso delle indagini.”
A raccontare la storia e a richiamare attenzione è stata Michela Sordini, figlia della vittima, intervenuta il 1° maggio su Rai 3. “Dalla sua testimonianza – scrive Furfaro – emergerebbero infatti diversi punti critici: un cantiere non sequestrato nonostante la dinamica incerta, un fascicolo che sarebbe stato archiviato in breve tempo e altri elementi di potenziale criticità.
Di fronte a ogni morte sul lavoro, lo Stato ha il dovere di cercare la verità fino in fondo. Non possiamo permettere che casi del genere scivolino via nel silenzio.”
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