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Una società si appresta a realizzare un impianto fotovoltaico a terra su alcuni ettari di terreno per una potenza presunta di circa 4 megawatt
terreno fotovoltaico

Il Comitato civico “No al fotovoltaico senza sostenibilità”, segnala che nella frazione di Pantalla di Todi, “è in fase di avvio la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico a terra, per quanto ci risulta di quasi 4 megawatt, che occuperà una vasta superficie di terreno a destinazione industriale fino ad ora adibito a coltivazione agricola. La zona di ubicazione si trova proprio all’ingresso della frazione, in prossimità delle prime abitazioni ed in toto lungo la strada Tiberina, altamente frequentata sia in automobile che a piedi, non solamente dagli abitanti di Pantalla, ma da un elevatissimo numero di persone”. 

Il Comitato definisce la realizzazione di questo campo fotovoltaico “devastante” per la zona e la costituzione del Comitato serve allo scopo di “salvaguardare il territorio ed i cittadini e quindi fermare la realizzazione dell’impianto”.
“Dalle prime indagini svolte – si legge nella nota – il Comitato stesso ha rilevato la presenza, a ridosso dell’area di insediamento, di un bene soggetto a vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali; questo elemento di per se, secondo le norme vigenti, può rendere irrealizzabile a priori il progetto; per tale motivo alcuni Consiglieri Comunali hanno inteso presentare una mozione al Consiglio Comunale di Todi, al fine di sollecitarlo a fare luce sulla vicenda, verificando in maniera attenta ed approfondita tutto il dossier tecnico relativo all’opera.

La mozione ha trovato accoglimento da parte di tutta l’assise consiliare ed è stata votata all’unanimità, impegnando quindi il Sindaco, l’Assessore e gli uffici preposti a fare un’analisi accurata del tutto e prendere le decisioni conseguenti. Il Comitato auspica che tutto ciò si svolga in tempi rapidi ed in maniera efficace, nel frattempo intende raccogliere le adesioni per una petizione a salvaguardia della qualità di vita degli abitanti della frazione e della tutela dell’immagine del territorio e presentare, attraverso il proprio legale, un esposto/denuncia presso gli organismi competenti, affinchè verifichino che quanto è in corso di realizzazione rispetti o meno le norme ed i tempi autorizzativi.

La sensibilità raccolta presso i cittadini è senz’altro elevata, in virtù dell’importanza che l’argomento riveste; un’ opera così impattante non può essere calata “sic et simpliciter” su chi poi sarebbe costretto a subirla. I cittadini ed il comitato non esprimono contrarietà ad uno sviluppo dell’energia green, ma sono certamente contrari ad una transizione energetica qualora fosse solo di carattere speculativo”.

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