La tutela dell’ospedale della Media Valle del Tevere e del potenziamento del suo ruolo nel Piano Socio Sanitario che la Giunta Regionale sta redigendo è stata al centro del Consiglio Comunale del 3 Luglio. Per l’ennesima volta, infatti, la questione della difesa dei servizi sanitari territoriali è stata affrontata per iniziativa dei gruppi di opposizione di centrosinistra, mai Ruggiano e i suoi in questi anni hanno sentito la necessità di affrontare il tema di propria spontanea volontà. Non è stato diverso neanche quando, come nella seduta di ieri, all’ordine del giorno è stato iscritto un documento già proposto da FdI in Consiglio Regionale e integrato dai consiglieri di maggioranza, approvato all’unanimità dall’assise regionale.
Il documento proponeva di rivedere il ruolo e la collocazione dell’ospedale di Pantalla nella riorganizzazione della rete ospedaliera, con contestuale cessazione del trasferimento dei casi urgenti nelle strutture ospedaliere di Branca e Città di Castello e la definizione del percorso di revisione dell’articolazione dei presidi ospedalieri per la collocazione di Pantalla nel presidio dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.
Siamo convinti che in questa fase sarebbe importante un ruolo attivo del Comune di Todi nella definizione degli obiettivi del Piano Socio Sanitario, con un reale protagonismo nel confronto che la Regione ha avviato con Sindaci e comitati nella fase di progettazione del piano. Purtroppo, però, Ruggiano ha indossato la solita maschera!
Approfittando della proposta di emendamento avanzata dal consigliere Pizzichini in ordine alla necessità di chiedere la riattivazione dei servizi pre Covid nella MVT, compreso il punto nascita, il Sindaco di Todi non ha perso l’occasione di strumentalizzare la proposta sostenendo che lui avrebbe votato l’odg presentato dal centro sinistra, emendato come proposto, anche se si è dichiarato da sempre contrario al mantenimento del punto nascita a Pantalla. “I punti nascita in ospedali così sono pericolosi!”, ha sostenuto. La lettera con cui qualche settimana fa ha chiesto alla Presidente Proietti di riattivarlo nella MVT è stata una provocazione, in risposta alla notizia della possibile deroga per Spoleto: in pratica, un vero e proprio infingimento.
La strumentalizzazione senza pudore di temi così importanti è stata evidente. Il tutto nel solito disarmante silenzio dei consiglieri di maggioranza, che aspettavano di sapere come votare dalle parole del Sindaco. La rivendicazione del punto nascita è una mossa di facciata per provocare una reazione. È davvero questo il modo serio di tutelare gli interessi dei cittadini? Ruggiano in questi anni ci ha abituati ad esibizioni funamboliche essendo in grado di sostenere tutto e il contrario di tutto. L’apice ieri sera è stato raggiunto quando il Sindaco, quello che aveva promesso l’attivazione della terapia intensiva a Pantalla, ha dichiarato che ai cittadini bisogna dire la verità! Esortazione che evidentemente vale per gli altri, ma non per lui!
Com’è finita? Palesatasi la volontà di Ruggiano di strumentalizzare l’emendamento sul punto nascita, ai sensi del regolamento consiliare ne abbiamo rifiutato l’integrazione nel testo dell’odg. Giù la maschera! A quel punto i consiglieri di maggioranza si sono improvvisamente animati. Hanno perfino sospeso il Consiglio, votandosi la sospensione senza darne motivazione, al fine di poter parlottare tra loro per concordare la linea. Conclusione hanno votato contro l’odg: già proposto e approvato dai loro compagni di partito in Regione! La maggioranza dimostra di avere ancora un solo regista, Ruggiano, che fa e disfà a suo piacimento. Non importa quanto sia importante l’argomento, l’importante è dimostrare al mondo di essere solo al comando. Questo vale per tutti, anche per chi pensa di ritagliarsi un ruolo terzo rispetto agli schieramenti in campo. Ruggiano fagocita e trascina nella sua visione ultraliberista ogni argomento, è impossibile non dire da che parte si sta, a meno che non si accetti di farsi strumentalizzare o si decida di fare da sponda ai giochi della maggioranza. Noi stiamo dalla parte di chi difende la sanità pubblica e universale, a tutela della salute dei cittadini e lo abbiamo dimostrato più volte in questi anni, continueremo a farlo. La destra non può dire altrettanto!