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“Contra factum non valet argumentum” dicevano i latini per indicare l’evidenza di situazioni che non hanno bisogno di parole, riflessioni o opinioni per essere sostenute e dimostrate. La questione del risanamento della strada comunale di Villanova è una di queste evidenze.

Le amministrazioni pubbliche parlano per atti e dunque atteniamoci a questi per non scivolare in opinioni o ricostruzioni tendenziose.

Come a tutti noto nell’agosto e nell’ottobre 2016 le regioni Lazio, Marche, Abruzzo e la nostra Umbria venivano colpite da drammatici eventi sismici a seguito dei quali veniva approvato dal governo Renzi il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 18 – convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229 – “interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016” che disciplinano le misure per la riparazione, ricostruzione, assistenza alla popolazione  e ripresa economica nei territori colpiti.

Il Comune di Marsciano, allora amministrato da Alfio Todini, chiedeva dunque ad ANAS che quattro strade del nostro territorio – quelle di Migliano, Papiano, Morolla e Villanova – venissero comprese fra quelle da recuperare. È per questo che nella determinazione 322 del 7 febbraio 2025 di ANAS leggiamo: “l’intervento in oggetto è compreso nel programma degli interventi per il ripristino della viabilità nelle aree interessate dagli eventi sismici di agosto e ottobre 2016”.

A seguito di quella richiesta – si legge sempre nella determinazione citata – il Ministero dei trasporti con nota prot. 12406 del 04/12/2020 (Governo Conte II) autorizzava il soggetto attuatore ANAS alla realizzazione degli interventi di ripristino.

ANAS, dunque, con nota del 17/10/2024, convocava la Conferenza di servizi decisoria per il 30 ottobre scorso alla quale partecipavano, per il Comune di Marsciano, gli uffici tecnici e il Sindaco Michele Moretti. La conferenza dei servizi veniva poi aggiornata al 9 dicembre con la ricezione delle osservazioni degli enti interessati e, successivamente al voto unanime degli stessi, veniva approvato il 7 febbraio 2025 il progetto esecutivo “Lavori di ripristino del corpo stradale e opera d’arte dei comuni di Marsciano, Massa Martana, Perugia e Todi, Provincia di Perugia- Intervento 45” a seguito del quale è partito l’intervento di Villanova e presto seguiranno gli altri.

Come è logico pensare, in questi nove anni ci sono stati contatti costanti fra ANAS e amministrazione comunale o regionale che fosse: richieste di informazioni, aggiornamenti, solleciti. Tutto perfettamente rientrante nella normale dialettica fra enti – sarebbe del resto assurdo pensare che un’amministrazione non si interessi di opere che coinvolgono il proprio territorio – senza nessun altro intervento deliberativo diverso da quelli menzionati.

Alla luce di questa ricostruzione non capiamo come la destra marscianese e regionale voglia oggi, una volta partiti, prendersi il merito di questi lavori. Hanno fatto loro la richiesta nel 2016? NO; è stato un governo di Destra a votare il DL e la successiva nota autorizzativa? NO; hanno partecipato loro alla conferenza di servizi decisoria? NO; la Regione ha avuto un ruolo nei processi decisionali diverso da quello normale di interlocuzione fra gli enti? NO; e da ultimo, i lavori sono partiti per un loro intervento? Ancora NO.

Questi sono gli atti consultabili da ogni cittadino, lasciamo agli altri le ricostruzioni sulle intenzioni, e continuiamo con i fatti concreti perché questo è l’impegno che abbiamo preso lo scorso giugno con la Comunità di Marsciano.

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