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Il Ministero dell’Istruzione ha confermato il dimensionamento della rete scolastica, riducendo le autonomie da 134 a 130
Assessore Fabio Barcaioli

È stato pubblicato il decreto ministeriale che aggiorna i criteri per la distribuzione dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi amministrativi nelle scuole italiane per l’anno scolastico 2026/2027.
Le proposte avanzate dall’Umbria nei mesi scorsi non sono state accolte e il Ministero dell’Istruzione ha confermato il dimensionamento della rete scolastica, riducendo le autonomie da 134 a 130.

L’assessore regionale all’Istruzione, Fabio Barcaioli, esprime una ferma contrarietà alla decisione e annuncia il ricorso al Tar. “La scuola – sottolinea l’assessore Barcaioli – è un presidio sociale, culturale e comunitario insostituibile, soprattutto nei territori più fragili. La scelta di comprimere il numero delle autonomie scolastiche rischia di compromettere il diritto allo studio e la qualità dell’offerta formativa, con ricadute pesanti per studenti, famiglie e personale scolastico”.

“Abbiamo già espresso nelle sedi opportune – aggiunge Barcaioli – la nostra contrarietà rispetto a questo modello di programmazione che antepone logiche numeriche a esigenze educative e territoriali. Per questo motivo, come Regione Umbria, abbiamo deciso di ricorrere al Tar contro il provvedimento ministeriale”.

L’assessore sottolinea come la Regione non intenda disattendere gli obiettivi di razionalizzazione e di efficientamento richiesti dal Pnrr, ma ritiene che debbano essere raggiunti “in modo coerente con le specificità territoriali e senza sacrificare la centralità della scuola come motore di sviluppo umano e coesione sociale.
Siamo pronti a difendere la nostra comunità scolastica. L’Umbria ha bisogno di scuole vive, autonome e radicate nel territorio, non di strutture accorpate a discapito della qualità educativa. È in gioco il futuro delle nuove generazioni”.

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