Le forze di maggioranza del Consiglio Comunale di Todi, promotrici dell’ordine del giorno da discutere nelle prossime sedute consiliari, ribadiscono con fermezza che ogni confronto pubblico sul tema dell’installazione di impianti fotovoltaici sul territorio comunale non può prescindere dal coinvolgimento diretto della Regione Umbria.
La nostra iniziativa nasce dalla comunicazione inviata lo scorso 1° luglio dalla Regione a tutti i Comuni umbri, in merito all’avvio del percorso di individuazione delle cosiddette “zone di accelerazione” per le fonti rinnovabili, previsto dal Decreto Legislativo 190/2024. Il documento regionale, infatti, dà inizio ad una pianificazione che avrà ricadute significative anche sul territorio tuderte, delineando criteri di localizzazione che potrebbero incidere profondamente sul paesaggio, sull’uso del suolo e sul tessuto socioeconomico locale.
A ciò si aggiungono le recenti direttive dell’Assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca, che spingono verso un’accelerazione decisa degli iter autorizzativi per la realizzazione di impianti, riducendo tempi e vincoli, anche in assenza di procedure di valutazione ambientale ordinaria (VIA) nei casi previsti.
Di fronte a un quadro normativo e amministrativo in rapida evoluzione, riteniamo necessario e urgente che ogni iniziativa politica delle forze che compongono il Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione, non possa prescindere dal coinvolgimento della Regione Umbria, affinché la stessa assuma pienamente il proprio ruolo di interlocutore istituzionale nel dialogo con i territori.
Come maggioranza consiliare, chiediamo che sui recenti progetti di impianti fotovoltaici in corso nel nostro territorio, una volta per tutte sia evidenziato che l’attività istituzionale ed amministrativa del Comune di Todi è pienamente conforme al dato normativo Statale e Regionale. Non basta che ciò sia detto ai singoli consiglieri di opposizione nelle stanze chiuse degli uffici, per più consentire agli stessi di accreditarsi battaglie sul territorio contro corrente rispetto alle direttive Regionali.
Abbiamo chiesto formalmente che il Sindaco e la Giunta si attivino presso la Presidente della Regione e l’Assessore competente affinché si apra un confronto costruttivo e trasparente con i Comuni, al fine di garantire che lo sviluppo delle rinnovabili non avvenga in maniera indiscriminata, ma sia frutto di scelte equilibrate e rispettose delle peculiarità locali.
Il nostro territorio non può essere sacrificato sull’altare della semplificazione burocratica imposta dall’alto per poi essere criticati dalle stesse componenti politiche che sono sul territorio. Sì all’energia pulita, ma con regole chiare, partecipazione democratica e tutela del paesaggio.