Siamo costretti, ancora una volta, a rispondere al rinnovato invito di Forza Italia Todi.
Forza Italia – il partito del Sindaco Ruggiano e di tre Assessori cittadini – ci accusa di fare “falsa narrazione” sul nuovo impianto di risalita che collega il parcheggio di Porta Orvietana ai Giardinetti. Ebbene: analizziamo e rispondiamo, punto per punto, così vediamo chi è che racconta falsità e “fa polemica”.
1) Presenze istituzionali all’inaugurazione
L’Assessore regionale De Rebotti e il Presidente della Provincia Presciutti hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo impianto. Siamo consapevoli del basso senso delle Istituzioni di Forza Italia Todi e dei suoi esponenti in Giunta, ma a chi osserva con attenzione dovrebbe risultare scontato che, in presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il minimo che l’Assessore regionale e il Presidente della Provincia potessero fare fosse partecipare all’evento.
2) Accessibilità per le persone con disabilità
Forza Italia sostiene che il nuovo impianto non esclude nessuno e che le persone con disabilità hanno pieno accesso all’opera. Bene. Allora perché, all’ingresso del percorso pedonale che conduce ai nuovi ascensori, è stato apposto un segnale che invita le persone con disabilità a utilizzare il vecchio impianto di risalita (l’ascensore inclinato)?
3) I costi complessivi dell’opera
Forza Italia ci accusa di “sbagliare i conti” e afferma che il costo complessivo non è di 4 milioni, ma di 2,6 milioni di euro. Benissimo: poiché non pretendiamo di essere “bravissimi” con i conti (sic!), chiediamo che sia comunicato pubblicamente il costo totale dell’intero intervento, comprendendo:
1. l’ascensore già inaugurato (2,6 milioni di euro) con uscita in via Termoli;
2. l’ascensore in corso di realizzazione, con ingresso in via Termoli e uscita ai Giardinetti;
3. la realizzazione del nuovo parcheggio in corrispondenza dell’ex impianto Gesenu.
Il Partito Democratico di Todi conosce bene la risposta a queste domande. E – purtroppo per voi – la conoscono anche i cittadini tuderti che, ogni giorno, pongono agli amministratori le stesse legittime questioni senza ottenere risposte.
Spendere 4 milioni di euro per un’opera non accessibile a persone con disabilità e a chi ha difficoltà di deambulazione, nel 2025, per il Partito Democratico di Todi – e per la maggior parte dei cittadini – è una vergogna. Ma ancora più grave è difendere l’indifendibile senza assumersi la responsabilità delle scelte compiute: scelte che tutti i cittadini tuderti pagheranno per i decenni a venire.