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I Comitati in difesa della sanità territoriale sono stati ascoltati a Palazzo Cesaroni in vista della riorganizzazione prevista dal nuovo Piano sanitario regionale 2025/2030
ospedale Pantalla usl1

La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria si è riunita a Palazzo Cesaroni per ascoltare i rappresentanti del “Coordinamento dei Comitati in difesa della sanità territoriale e dell’ospedale della Media Valle del Tevere” in merito alla riorganizzazione della struttura sanitaria nell’ottica del nuovo Piano sanitario regionale 2025/2030.

Gli intervenuti hanno lamentato che in un territorio molto vasto, un consistente numero di cittadini non ha accesso a servizi essenziali per certe patologie, non può contare sulle Case di comunità previste, deve spostarsi in altre zone della regione per la diagnostica e le visite specialistiche. Tutte queste difficoltà porterebbero alla rinuncia alle cure e all’aggravamento delle condizioni sanitarie complessive, con un conseguente aggravio dei costi per il sistema sanitario regionale. Una condizione che ridurrebbe anche l’attrattività del territorio e che dovrebbe essere affrontata con il nuovo Piano socio sanitario.

Le problematiche dell’ospedale di Pantalla sarebbero legate alla sua trasformazione in struttura Covid durante la pandemia e al mancato ritorno alla situazione antecedente e alla piena operatività. Ci sarebbe stato invece, secondo i Comitati, un progressivo e ulteriore impoverimento con la cancellazione, a fine 2023, del Punto nascita, della Rsa e di 4 primari su 6. Una petizione con oltre 8mila firme è stata consegnata nel 2024 ed in seguito il Consiglio regionale ha approvato una mozione che ne riprendeva i contenuti, auspicando una integrazione con l’ospedale di Perugia. Non vi sarebbero stati però miglioramenti ed anzi sarebbero stati chiusi vari servizi, sostituiti da poliambulatori a cui si accede su richiesta del medico o dello specialista, attraverso il Cup.

Il Pronto soccorso per 12 ore sarebbe senza la copertura dello specialista, pur facendo 50 accessi al giorno. Gli interventi chirurgici sarebbero limitati a quelli programmati, sempre passando dal Cup e senza la certezza di essere visitati a Pantalla. Mancherebbero inoltre le terapie intensive e questo ridurrebbe ulteriormente i casi che possono essere gestiti nella struttura.

I rappresentanti dei Comitati hanno infine chiesto l’avvio di una integrazione funzionale tra Perugia e Pantalla, che già fornisce un contributo per la post-acuzie ma non può svolgere soltanto questo ruolo. I servizi rimasti andrebbero riqualificati e le nuove sale operatorie rimesse in funzione.

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