Dopo aver ricevuto la notizia della mancata riconferma dell’incarico da Comandante, utilizzo questo spazio per congedarmi dalla cittadinanza e dalle persone con le quali, nell’ambito del mio ruolo, ho avuto modo di collaborare a qualunque titolo.
Affido a queste poche righe non le motivazioni che avrebbero giustificato una mia riconferma nel ruolo di comandante, quelle saranno oggetto di un’azione legale a tutela della mia immagine di funzionario diligente, corretto e trasparente. Mi permetto di scrivere invece, per evidenziare che nei quasi 30 anni di onesto lavoro prestato fin da subito come addetto al coordinamento e al controllo presso il Comune di Marsciano, l’organizzazione del Corpo è rimasta pressoche statica, ancorata a dinamiche ancora rurali, mentre in questi ultimi 4 anni in cui ho svolto il ruolo di comandante del Corpo di Polizia Locale di Marsciano il sistema ha subito una vera e propria rivoluzione, passando da un’organizzazione simile a quella di un piccolo comune, dove gli operatori non armati erano impossibilitati ad espletare numerosi compiti di polizia stradale, tra cui i posti di controllo, fino ad evolvere verso un articolato sistema in grado di lavorare congiuntamente con le più moderne attrezzature di videosorveglianza e lettura targhe, posizionate nei principali punti di accesso al centro abitato.
Sono stati realizzati n. 3 progetti finanziati da Regione e Ministero dell’Interno, gestito con successo la difficile situazione di emergenza dovuta al rinvenimento dell’ordigno bellico, incrementate le unità operative e i mezzi utilizzabili.
Tutto ciò ha consentito di cancellare l’anomalia che ci vedeva come l’unico comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti ad avere una polizia locale disarmata e ha permesso di lavorare finalmente anche su quanto disposto dal Decreto Sicurezza gia’ nel 2008, in considerazione anche del fatto che Marsciano e’ un comune con una percentuale di immigrati del 12% ed ha sempre accolto stranieri in progetti sia di emergenza che SPRAR.
Ultimo, ma solo per tempistica, anche il progetto di messa in sicurezza dell’incrocio a Schiavo, teatro di frequenti incidenti stradali, sul quale è stato installato un nuovo impianto semaforico.
Lascia l’amaro in bocca congedarsi leggendo le motivazioni addotte nel provvedimento sostitutivo, ma è comunque quasi scontato che il mio lavoro non sia stato apprezzato in un comune dove ancora l’area viene denominata POLIZIA MUNICIPALE E NON LOCALE come ormai definita gia’ 20 anni fa dalla Legge Regionale n.1 del 2005.
- Nicoletta Broccucci - istruttore direttivo di Polizia Locale
- 6 Ottobre 2025
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