Accolgo con grande soddisfazione l’emendamento alla Legge di Bilancio presentato dal Senatore Walter Verini, che prevede un nuovo stanziamento triennale di risorse per la tutela del Colle di Todi e della Rupe di Orvieto. Trattasi di un atto di attenzione concreto verso il nostro territorio e verso un tema che riguarda da vicino la sicurezza, la stabilità e il futuro stesso della nostra città.
A partire dal 1978, grazie alla legislazione speciale (una vera e propria pagina di buona politica durata fino al 1997), Todi ha potuto contare su importanti interventi di consolidamento, di mitigazione del rischio idrogeologico, di contenimento delle possibili frane e di recupero dei beni culturali, operati in una logica di prevenzione. Tuttavia, dopo l’ottimo lavoro svolto dalle Giunte regionali guidate da Catiuscia Marini sul tema del dissesto idrogeologico, negli ultimi anni la priorità assegnata alla salvaguardia del Colle è progressivamente scivolata in secondo piano, col rischio di buttare a mare una pagina importante di buona amministrazione che ha salvato la città di Todi. Parliamo di un patrimonio estremamente fragile, che ha bisogno di monitoraggio costante e di manutenzioni programmate come, ad esempio, quelle dei fossi e dei canali che, purtroppo, non si fanno più.
Questa iniziativa legislativa del Senatore Verini, con la speranza che possa essere accolta dalla maggioranza, rappresenta un’occasione da non perdere: serve uno sforzo comune tra istituzioni per tradurre quelle risorse in interventi reali e tempestivi, rimettendo al centro dell’agenda il tema del dissesto idrogeologico e delle manutenzioni








