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Il consigliere comunale denuncia vari difetti nelle lavorazioni e nei controlli
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I lavori eseguiti con i fondi PUC a Marsciano, volgono (finalmente!) al termine e la domanda sorge spontanea: è stato rispettato il sacrosanto principio per cui quando si spendono soldi pubblici sono indispensabili una diligenza ed una precisione superiori alla media?
Noi di Centro Destra Marsciano diciamo di NO! Basta infatti leggere il Verbale di Collaudo relativo al primo stralcio PUC (Via Marconi – Piazza della Vittoria – Via degli Orti) per capirlo.
Anzitutto il collaudo è stato effettuato ben 9 mesi dopo la conclusione dei lavori (11 luglio 2014) quando invece il termine previsto per il collaudo stesso era di 2 mesi; anzi, il sopralluogo del collaudatore è stato eseguito in data 27 febbraio 2015, solo a seguito di una nostra espressa richiesta a mezzo PEC del 02 gennaio 2015.
Ricordiamo che l’importo stanziato per questo primo stralcio è pari ad € 1.280.724,02, comprensivi sia dei ben 17 mila € spesi per il tanto contestato spostamento dei 10 tigli che di ulteriori 100 mila € riconosciuti alla ditta esecutrice dell’appalto per “maggiori lavori”.
Visto l’enorme ritardo con cui sono stati completati i lavori – 249 giorni di proroghe e sospensioni – ci chiediamo come mai ciò non sia stato minimamente né contestato alla Ditta in sede di pagamento del corrispettivo (addirittura aumentato di ben 100mila €), né evidentemente ritenuto di qualche rilievo visto che nel verbale di collaudo non sono riportate le eventuali motivazioni offerte a giustificazione.
Ma c’è di più: dal verbale, non risulta elevata alcuna contestazione neppure sulla qualità (secondo molti marscianesi: pessima) dei lavori eseguiti e dei materiali utilizzati. Il collaudatore, a seguito dei “4” sopralluoghi effettuati in circa due anni di cantiere (lavori così importanti avrebbero meritato più sopralluoghi), dichiara che tutte le opere sono eseguite a perfetta regola d’arte e corrispondono totalmente ai progetti approvati. Questo – si noti – per quanto attiene alle opere visibili in superficie, perché per le opere occulte il collaudatore non dichiara alcunché e, non potendole più visionare, si riporta all’attestazione del direttore dei lavori.
Il 9 aprile 2015 l’opera viene dichiarata collaudabile senza osservazioni!
Tuttavia è sotto gli occhi di tutti che tutte le opere di finitura (e non solo!!) non sono state eseguite a regola d’arte!
Se si fosse trattato di un appalto privato l’azienda esecutrice dei lavori sarebbe andata incontro ad innumerevoli contestazioni, cosa invece non accaduta in questo appalto eseguito con soldi pubblici (e quindi, i nostri!).
Ricordiamo alcuni macroscopici difetti e vizi: perdite e malfunzionamenti della fontana, dissuasori in corten divelti perché male ancorati al sottofondo, distacco delle stuccature delle pavimentazioni, distacco dei finti “sanpietrini”, chiusini dei pozzetti danneggiati, pavimentazioni non allineate, pozzetti non in quota, cordoli sfalsati e disallineati, lastre lesionate, tutto questo solo per citare quanto di più evidente è stato notato da ogni cittadino.
L’amministrazione pubblica, che ha il compito di vigilare e adoperarsi perché l’opera venga consegnata in condizioni perfette, ha invece pagato senza contestare alcun vizio o difformità.
L’opera in questione, per le sue caratteristiche, dovrebbe avere (come regola base di appalti pubblici siffatti) una vita nominale superiore a 50 anni.
Non crediamo affatto che durerà anche solo qualche decennio: già a distanza di un anno, abbiamo visto quanti problemi presenta. È evidente che il PD e i loro alleati che amministrano Marsciano, hanno una gravissima responsabilità: quella di non essere intervenuti per garantire la qualità dei lavori e per sorvegliare che i soldi pubblici venissero impiegati e spesi in maniera decente.
Chi pagherà per le future riparazioni dell’area interessata? Neanche a dirlo … i cittadini marscianesi!

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