Che ne sarà quest’anno del Todi Arte Festival? Se lo chiedono il Partito democratico ed il Movimento dei repubblicani europei, esprimendo “viva preoccupazione per le dichiarazioni del sindaco Ruggiano in merito alle difficoltà a reperire i finanziamenti utili allo svolgimento dell’evento” ma anche per “le procedure seguite fino a questo momento nell’organizzare la manifestazione”.
Ad essere in discussione dai due partiti di minoranza non è l’autorevolezza del nuovo direttore artistico, Maurizio Costanzo, ma il fatto che “il Consiglio comunale – viene evidenziato in una nota – non ha mai affrontato il tema del cambio di gestione della organizzazione, né tanto meno è stato messo in condizioni di sapere quali saranno i termini della nuova convenzione che regolerà i rapporti fra Comune e società organizzatrice e chi si accollerà il rischio di impresa”.
I Gruppi Consiliari del Pd e del Mre fanno sapere di restare in attesa, “a sette settimane dal previsto inizio del Festival, con agosto di mezzo, di un confronto in Consiglio Comunale, per avere certezze circa la realizzazione di un evento all’altezza della fama di Todi e circa una gestione che scongiuri ricadute finanziarie negative per il bilancio della città”.
L’opposizione (da notare che la sigla del Pd è accompagnata solo da quella dei Repubblicani ma non dello Sdi) rimarca il fatto che sindaco e Giunta avrebbero rifuggito finora qualsiasi confronto nelle sedi competenti, accusando l’Amministrazione Ruggiano di “arroganza, superficialità, faciloneria ed irriverenza verso ogni istituzione”.
Va detto che rispetto al rischio del possibile venir meno dei finanziamenti ministeriali (“concessi da un Governo di centrosinistra e ostacolati da uno di centrodestra”, è la sottolineatura del Pd-Mre), il sindaco Ruggiano ha sempre assicurato che la manifestazione si terrà lo stesso, seppur con un programma più contenuto, grazie al sostegno di numerosi sponsor privati, fra i quali uno di particolare caratura, le cui cifre trapelate (si è parlato di 150 mila euro) sarebbero però da splamare su base triennale.
“I nostri timori – conclude il comunicato – sono cresciuti all’indomani dell’anteprima del festival, organizzata direttamente dal Comune e costata 70.000 euro, pari a quanto previsto nel bilancio di previsione come contributo per l’intera manifestazione”.