Cento anni (anzi centouno) e non sentirli. Un uomo? Una donna? No, più generazioni insieme, una famiglia, un’attività che, nella piccola Collepepe, frazione di Collazzone, ha saputo non solo adeguarsi ma in alcuni casi anche anticipare le trasformazioni socio-economiche dell’ultimo secolo.
Stiamo parlando della Gastronomia Andreani, un punto di riferimento per chi ama l’arte della cucina, la cui nascita come piccolo emporio paesano risale al 1915. La sede era nella casa di famiglia, lo stesso immobile che, più volte ampliato e trasformato, ospita la famiglia e il complesso delle attività attuali, che vanno dal reparto gastronomia al ristorante agli appartamenti vacanza.
A fondare l’attività Federico Biondi, rispettivamente bisnonno e trisavolo degli Andreani, insieme alla moglie Celeste. Nella piccola bottega c’è a dare una mano anche il figlio Floriano, studente dell’Istituto Agrario di Todi, con quindi una marcia in più nella scelta dei prodotti agroalimentari di qualità.
Negli anni ‘50, dopo la morte del papà Floriano, Fabiola Biondi, la primogenita, sposata Andreani, prende le redini dell’esercizio e raddoppia la superficie del negozio, trasformandolo in un vero e proprio emporio.
Nel 1977, anticipando ancora una volta i tempi, da Andreani vengono introdotti i surgelati, una novità per l’epoca, non soltanto nella piccola Collazzone. L’unica regola che resta immutata è quella della qualità, che deve essere assoluta e superiore a quella della concorrenza.
Fabiola ha anche un vero e proprio talento per la cucina, testimoniato dal tesoro di ricette ed appunti che ha lasciato in eredità. Floriano, stesso nome del nonno materno, dopo un diverso impegno professionale, si mette al fianco di Fabiola come macellaio, imparando il mestiere, alla fine degli anni ‘70, nella bottega di uno dei più noti macellai di Perugia, Umberto Vagniluca.
Nel 1982 viene aperta la macelleria Andreani, raddoppiando di nuovo la superficie dell’esercizio. L’anno dopo il fratello Antonio, ancora studente, si prende carico dell’emporio, ampliando la superficie di vendita sotto l’insegna di un minimarket.
L’attività è fiorente ma il diavolo ci mette lo zampino e, nel 1988, un corto circuito distrugge quasi tutto ma non lo spirito indomito e la passione vera della famiglia, che riapre l’esercizio neanche due mesi dopo con la stessa determinazione dei fondatori.
Nel frattempo, a fianco a Fabiola, Antonio e Floriano è entrata la moglie di quest’ultimo, Silvana, ragioniera di professione ma grande cultrice delle tradizione culinarie locali, autrice anche di testi importanti insieme all’amica giornalista Rita Boini.
Dalla fusione di tutte queste energie nasce nel 1995 l’idea di lanciare un nuovo reparto di gastronomia pronta, nel quale proporre i piatti tipici della cucina umbra. Negli anni successivi arriveranno le camere e, nel 2011, il ristorante “L’Alberata”, nei cui menu si ritrova tutta la storia dell’azienda.
Due anni viene chiuso il minimarket, visto che Antonio è nel frattempo diventato uno di più apprezzati docenti di alta gastronomia. E’ Floriano a guidare l’attività, con tutti i familiari a supportarlo con le proprie inclinazioni ed interessi in campo gastronomico e turistico. Oltre a Silvana e ad Antonio, il gruppo può contare anche sul terzo fratello Paolo, in pensione dopo una lunga esperienza come reception di importanti alberghi.
A dare linfa e prospettiva al marchio Andreani è arrivata intanto la quinta generazione, con le figlie di Floriano e Silvana, le sorelle Chiara ed Elena, che hanno ereditatopassioni e competenze sicuramente coerenti con la lunga storia di una bella famiglia e di una grande impresa.











