Com’è noto, l’area fra Castelrinaldi e Cimacolle è famosa per i suoi giardini lussureggianti, i suoi verdi maze, le sue serre dove si coltivano la specie più pregiate di rose e altre varietà di fiori preziosi. Dicono che tale concorrenza sui giardini più belli sia di preoccupazione per la stessa regina d’Inghilterra, subito dopo Brexit. Io abito nei dintorni di Cimacolle: attorno a me vedo olivi, campi, trattori, cavalli, passoni delle viti e molte erbacce lungo le strade. Il sindaco Maria Pia Bruscolotti ha davvero una fervida immaginazione nell’affermare che molti cittadini le si sarebbe rivolti richiedendo di utilizzare l’acqua dei pozzi inquinati per innaffiare i loro giardini del Castelrinaldishire. Sarebbe meglio che ascoltasse quelli che le chiedono qualche manciata di breccia su strade comunali sgarrupate quanto pericolose.
 Inoltre leggendo testualmente l’ordinanza di rettifica, la n. 85 del 1° agosto scorso, la Bruscolotti scrive che «vista la lettera arrivata in data 03.07.2018, prot. 7777 dalla Società agricola “Center Pig” nella quale si chiede la modifica dell’ordinanza n. 57 del 23 maggio 2018 limitando il disposto divieto soltanto per l’utilizzo umano con rimozione del divieto di utilizzo dell’acqua ai fini irrigui» e, più sotto, che «ritenuta accoglibile la richiesta della Società “Center Pig”» ordina la rettifica dell’ordinanza precedente (la n. 57).
 Quindi la modifica della prima ordinanza n. 57, pur a maggior tutela della salute dei cittadini, è stata concessa dalla Bruscolotti esclusivamente su sollecitazione dell’allevamento di maiali “Center Pig” e non, come ora l’Amministrazione vorrebbe far credere, per le richieste di cittadini che non potevano innaffiare i loro giardini. Carta canta. Anche perché vorrei proprio conoscere quei cittadini che avrebbero invitato il sindaco Bruscolotti a far correre loro un benché minimo rischio in più e non, come logica esige, uno in meno.
 Il primo cittadino – spiega Sensini Passero –  dovrebbe rintracciare quanto prima, essendo lei preposta a tutelare la salute dei cittadini, quel cittadino, probabilmente suo fervido simpatizzante, che continua a utilizzare l’acqua del suo pozzo inquinato, come è stato riportato su alcuni on line del 20 settembre scorso anche per innaffiare le sue «coltivazioni orticole». Quel cittadino rischia di mangiarsi l’insalata… ai nitrati. Si muova e lo salvi”.

 
		






