La notizia potrebbe significare che gli italiani sono i più efficienti, in questo campo, d’Europa oppure che il nostro paese è preso d’assalto da speculatori senza scrupoli che vogliono rifilarci alimenti pericolosi.
Sta di fatto che l’L’Italia è prima in assoluto in Europa per numero di informazioni sui rischi e sugli allarmi per garantire la sicurezza alimentare inviate alla Commissione e ai partner europei.
Nel 2008 l’Italia è stata quindi uno dei maggiori utilizzatori del ‘Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (Rasff) che compie 30 anni, ma che nonostante l’età è rimasto ancore estremamente efficiente.
Il Rasff è una specie di telefono rosso d’emergenza, attivo 24 ore su 24, essenziale per garantire la sicurezza alimentare, in quanto permette alle autorità sanitarie nazionali nei 27 Stati membri e ai funzionari europei di restare in contatto permanente e lanciare, se necessario, allarmi per alimenti o mangimi a rischio, ma anche informare ad esempio, sul ritiro di prodotti dal mercato o la chiusura delle frontiere per prodotti indesiderati.
Solo lo scorso anno circa 7.000 notifiche sono transitate attraverso il sistema. Sempre nel 2008 l’Ue ha trasmesso ai paesi terzi 2.342 informazioni relative a prodotti pericolosi provenienti dal loro territorio.
Sta di fatto che l’L’Italia è prima in assoluto in Europa per numero di informazioni sui rischi e sugli allarmi per garantire la sicurezza alimentare inviate alla Commissione e ai partner europei.
Nel 2008 l’Italia è stata quindi uno dei maggiori utilizzatori del ‘Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (Rasff) che compie 30 anni, ma che nonostante l’età è rimasto ancore estremamente efficiente.
Il Rasff è una specie di telefono rosso d’emergenza, attivo 24 ore su 24, essenziale per garantire la sicurezza alimentare, in quanto permette alle autorità sanitarie nazionali nei 27 Stati membri e ai funzionari europei di restare in contatto permanente e lanciare, se necessario, allarmi per alimenti o mangimi a rischio, ma anche informare ad esempio, sul ritiro di prodotti dal mercato o la chiusura delle frontiere per prodotti indesiderati.
Solo lo scorso anno circa 7.000 notifiche sono transitate attraverso il sistema. Sempre nel 2008 l’Ue ha trasmesso ai paesi terzi 2.342 informazioni relative a prodotti pericolosi provenienti dal loro territorio.