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ilpoetastraniero

Questo testo teatrale è stato interpretato da Roberto Herlitzka e Nancy Brilli con la collaborazione del gruppo musicale La Rimbamband e la regia di Marco Mattolini. Mi fa piacere che il primo volume pubblicato nella collana Altrove da me diretta sia un omaggio di Enrico Vaime e mio ai 100 anni del Futurismo. Questa commedia / evento racconta la storia di una coppia, Ugo ed Esterina, negli anni dell’esplosione del Futurismo e del Manifesto di Filippo
Tommaso Marinetti. Straniero alternò la sua attività di bibliotecario con quella di poeta futurista non sempre accolto nella “officina” importante di quella avanguardia.
Ma è sempre così: qualunque evento politico o culturale consente alle storie di vita di tutti i giorni di continuare.
Sono certo che mentre i tedeschi bombardavano Roma, quartiere San Lorenzo, nel corso della II Guerra Mondiale, uomini e donne, anche in prossimità delle improvvise macerie, si dichiaravano grande amore facendo l’amore, o si separavano con reciproco disprezzo.
In una parola: la vita continua sempre. Agli inizi del 2000, fui raggiunto da una persona che consegnandomi un blocco di poesie, mi parlò di suo padre, Ugo Straniero, poeta ormai scomparso e poco considerato. Qualche anno dopo, la casa editrice Riza pubblicò una scelta delle sue poesie sotto il titolo “Poesie dell’Anima”. Poi Straniero ebbe accoglienza in alcune antologie poetiche ed ora il massimo dell’onore: ricordare il futurismo in occasione del centenario della sua esistenza attraverso la sua storia. 
Il Futurismo non ebbe vita facile. Nemmeno Ugo Straniero. Io cominciai ad essere interessato al Futurismo in quanto, giovanissimo, intervistai Anton Giulio Bragaglia, regista teatrale di grande fascino. Mi accolse con un bassotto nero su una spalla, con una sorta di stola. E parlò, parlò moltissimo. Da quel momento io ho coltivato una passione che ancora ho per i bassotti di pelo raso e una costante direi crescente attenzione per il Futurismo. 

Maurizio Costanzo

ROBERTO HERLITZKA
grande attore del nostro teatro, osannato dalla critica e amato dal pubblico, in cinquant’anni di carriera ha lavorato con i registi più importanti vincendo i premi più prestigiosi.
È nato il 2 ottobre 1937 a Torino. Dopo essersi diplomato all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, inizia il tirocinio d’attore teatrale con Orazio Costa recitando: La vita è sogno di Calderon De la Barca, Francesca da Rimini di d’Annunzio (1960), Anatra selvatica di Ibsen, La dodicesima notte di Shakespeare, Tre sorelle di Cechov, Vita nuova di Dante, Prediche di Savonarola, Episodi e personaggi del poema dantesco (1966), Don Giovanni di Molière (1966). Con la regia di Luca Ronconi: Il candelaio di Giordano Bruno, Le mutande di Sternheim (1968). Con la regia di Antonio Calenda: Coriolano (1969), Come vi piace (1977), Sogno di una notte di mezza estate (1982), Re Lear (2004) di Shakespeare, Il balcone di Jenet (1971). Con la regia di
Gabriele Lavia: Otello di Shakespeare (1975), Il nipote di Rameau di Diderot (1976), Zio Vania di Cechov (1990). Con la regia di Luigi Squarzina: Il ventaglio di Goldoni (1993), Misura per misura di Shakespeare. Con la regia di Mario Missiroli: Nathan il saggio di Lessing (1976), Broken glass di Miller, Lasciami andare madre (2004) con la regia di Lina Wertmüller.
Nel 2001 ha firmato la regia di ExAmleto di cui era unico interprete sul palcoscenico.
Nel cinema ha lavorato in film diretti da Lina Wertmüller: Film d’amore e d’anarchia, ovvero
stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza (1973), Pasqualino Settebellezze (1975), Scherzo (1983), Notte d’estate con profilo greco (1986); Oci Ciornie (1987) di Nikita Mikhalkov; Marcellino pane e vino (1991) di Luigi Comencini; Marianna Ucria (1997) di Roberto Faenza; Il corpo dell’anima (1999), Quartetto (2001) ed Alla fine della notte (2002) di Salvatore
Piscicelli; Il sogno della farfalla (1994), e Buongiorno notte! (2003) di Marco Bellocchio; Il mnemonista (2000) di Paolo Rosa; Secondo Ponzio Pilato (1988) ed In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni; Senza salutare (1999) e L’ultima lezione (2001) di Fabio Rosi;Il Poverello, Il mistero (O. Costa), Il giocatore invisibile, difficoltà di concentrazione, Il filantropo (S. Genni), Casa di bambola, Un certo Harry Brent (L. Cortese), Cocktail Party, Girotondo, Avvanvera (E. Muzii), Liberate mio figlio (R. Balenotti), La Piovra 7 (L. Perelli), Avvocati (G. Ferrara), Una sola debole voce (A. Sironi), La RAI dei giganti, Graffio di tigre (A. Peyretti), Sampras (L. Vendruscolo, 2007). Tra i numerosi premi: Veretium – Flaiano
– IDI – Europa Fonti Fiuggi – della Critica Efebo d’argento – Salvo Randone “Palcocinema” – Premio Critica Teatrale 2003 quale miglior attore; Premio al Festival di Tribecca (USA) per il film Aux Royaume des ceux; Premio Flaiano 2003 per spettacoli teatrali Danza Macabra e
LIGHEA.

NANCY BRILLI
La sua carriera spazia indifferentemente dal teatro, al cinema , alla televisione. Scoperta da Pasquale Squittieri, debutta nel 1984, nel ruolo di Miriam Petacci nel film “Claretta”. Partecipa a diversi spettacoli teatrali, “Se il tempo fosse un gambero”, “Il presente prossimo venturo”, “Ninà” e “Manola”. Nell ’86 – ’87 è protagonista dei film “Sotto il ristorante cinese” di B. Bozzetto , “Il camping del terrore” (R.Deodato), “Demoni 2” (L. Bava), ma il suo volto diventa popolare
grazie soprattutto al film “Compagni di scuola” (1988) di Carlo Verdone. È poi la volta di “Piccoli equivoci” (R.Tognazzi), per il quale è premiata con il David di Donatello e con il Nastro d’argento, “Italia-Germania 4 a 3” (A.Barzini) e “Bruno aspetta in macchina” (D.Camerini).
In televisione è protagonista di diverse serie e film Tv tra cui “Naso di cane” (1987) dello stesso Squitieri, “Due fratelli” (A. Lattuada), “Un cane sciolto 1 e 3”, “Papà prende moglie”e “Italian Restaurant”, le due edizioni di “Commesse” tutti per la regia di Giorgio Capitani, “Una fredda mattina di maggio” (V.Sindoni), “Il colore della vittoria” (V. De Sisti), “Tutti gli uomini di Sara” (G.Tescari), e di “Il bello delle donne”. Nel 2000 torna in teatro con lo spettacolo “The blue room”
(regia Marco Sciaccaluga) replicato con successo per due stagioni. Nello stesso periodo interpreta anche i film “Grazie di tutto” e “Meglio tardi che mai” (L.Manfredi), “Il compagno americano” (B. Barni). Nel 2002 è a fianco di Gigi Proietti nel film “Febbre da cavallo – La
mandrakata” di Carlo Vanzina. Di nuovo fiction tv, con “Madame” diretto da Salvatore Samperi, “Donne sbagliate” (M. Vullo) , “I colori della vita” (S. Reali) e “Caterina e le sue figlie 2” (V. Terracciano). E recentissimamente ancora cinema di grande successo con “Natale in crociera” (N.Parenti), “Un’estate al mare” (C. Vanzina), “Ex” il film rivelazione di Fausto Brizzi e “La vita è una cosa meravigliosa” dei fratelli Vanzina.

MARCO MATTOLINI
Quasi 60 lavori teatrali (la maggior parte dei quali di autore contemporaneo e/o novità assolute per l’Italia), sei musical (“Corto Maltese” di Pratt – Ongaro – Mattolini, musiche di Paolo Conte, “Il gatto che scoprì l’America” per il Teatro dell’Opera di Roma, “Polvere di stelle” di Zapponi e Micheli, “Parlami di me” di Costanzo e Vaime con Christian De Sica, “A un passo dal sogno” di Costanzo e Vaime, con Platinette e i ragazzi di “Amici”, “Portami tante rose.it” con Valeria Valeri, due opere liriche (“Il gioco dei mostri” per l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e “Haensel e Gretel” con l’Orchestra Sinfonica Siciliana), due film (“Il mistero del Morca” 1984, “Per finta e per amore” 2002), oltre cento puntate di fiction televisiva come regista, circa 600 ore di televisione come autore o story editor (di fiction, varietà, documentaristica), l’ideazione e la cura di decine di eventi di spettacolo dal vivo, una decina di traduzioni e adattamenti per la scena, la direzione artistica del Todi Arte Festival 1999 e di varie imprese e associazioni di produzione dello spettacolo, questo, in sintesi, il bilancio di oltre 30 anni di lavoro. Fra gli spettacoli più significativi: “Il bacio della donna ragno” di Puig, “Nerone” di Terron, “Bent” di Shermann, “Come gocce su pietre roventi” di Fassbinder, “Il fu’ Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila” da
Pirandello (con Flavio Bucci), “Gli alibi del cuore” di Maraschi, “Sunshine” di Mastrosimone, “La strana coppia” di Simon,”Hurlyburly” di Rabe, “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Albee, “Due
di noi” di Frayn, “Mugugni” di Berkoff, “La Traviata di Lisbona” di McNally, “Caro bugiardo” di Shaw – Campbell, “Double act” di Clayton, “Se questo è un uomo” di Levi, “Quante vite avrei
voluto – una storia per Luigi Tenco” di Paterlini, “Come una rana d’inverno”, assieme a Gloria Pomardi e “Il Poeta Straniero ovvero Ugo Straniero, poeta” di Costanzo e Vaime. Fra i lavori più significativi per la Tv: nella fiction Zanzibar (C.Bisio, S. Orlando, A. Finocchiaro, A.Catania), Due per tre (J. Dorelli – L.Goggi), Don Luca (L. Laurenti), Carabinieri 3,4,5,6,7. Nell’intrattenimento: Serata D’Onore (’90 e ’91), Domenica In (1994 –M. Venier), Ars Amanda (A. Lear), Cielito lindo (C.Bisio, A. Cenci, L. Littizzetto) Chi ha incastrato Peter Pan? (P. Bonolis).

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