E’ quasi un assurdo geologico e climatico, ma in Umbria il costo annuo dell’acqua per uso domestico e’ di 308 euro, solo in Toscana (330) e Puglia (311) risulta piu’ caro.
E la situazione è destinata a peggiorare a dimostrazione che la privatizzazione si è risolta solo in un drenaggio delle risorse economiche delle famiglie.
Infatti, nell’ultimo anno, l’incremento tariffario registrato in Umbria e’ risultato piu’ alto rispetto a quanto registrato a livello nazionale: +6,2% rispetto al dato nazionale che si e’ attestato sul +5,4%. A pesare, in particolare, il +6,9% registrato a Terni.
In valori assoluti, tra Perugia e Terni, le differenze di prezzo per il costo del servizio idrico integrato sono minime: 305 euro contro 311 euro.
In Umbria, le deroghe concesse dal 2008 ad oggi sono state richieste per la presenza di arsenico
Particolarmente doloroso il confronto per Terni col vicino Lazio.
In tale regione e’ Frosinone il capoluogo dove l’acqua per uso domestico costa di piu’ (276 euro annui), Viterbo la citta’ dove costa meno (177 euro). In media, in regione una famiglia sostiene una spesa annua di 219 euro per il servizio idrico integrato, E ancora: se nell’ultimo anno il costo dell’acqua ha registrato un incremento medio in Italia del 5,4% rispetto al 2007, nel Lazio l’aumento e’ stato ”solo” del 1,9%, con Latina che registra la variazione maggiore (+5,2%), seguita da Roma con +3,1%.
Dall’altro versante dell’Appennino nelle Marche regione una famiglia sostiene una spesa media annua di 290 per il servizio idrico integrato, a fronte di una spesa media nazionale pari a 253, ma, nell’ultimo anno, l’incremento tariffario registrato nella regione e’ stato del 7,4%.
Da sogno quello che accade in Molise, dove il costo annuo dell’acqua per uso domestico e’ di soli 141 euro: in nessuna regione si paga in media cosi’ poco. Come se non bastasse, dal 2007 al 2008 l’incremento tariffario registrato regione e’ risultato piu’ basso rispetto a quanto registrato a livello nazionale: +2,2% rispetto al dato nazionale che si e’ attestato sul +5,4%.
Ad aumentare, in particolare, le tariffe applicate ad Isernia (+3,6%), che comunque figura a livello nazionale la seconda citta’ in cui il servizio idrico integrato costa meno (114 euro), superata in questa speciale classifica solo da Milano (106).
- Redazione
- 15 Ottobre 2009
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