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Segnali di disagio nello schieramento che amministra la città vengono anche dalle critiche di Oliviero Bocchini, forse in procinto di passare alla Lega, e dal varo della neonata associazione TodiDoc
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Sommovimenti in corso nel centrodestra tuderte, dove si registrano almeno tre segnali concomitanti di disagio.
Il primo e più eclatante è il ritiro da parte del sindaco Ruggiano delle deleghe assegnate qualche mese fa all’assessore Claudio Serafini; la decisione sarebbe stata formalizzata nella tarda giornata di venerdì e le motivazioni sembrerebbero ufficialmente legate ad una presunta incompatibilità, anche se le voci di palazzo parlavano da tempo di frizioni fra Serafini e altri componenti della Giunta comunale.
Il diretto interessato non l’ha presa ovviamente per niente bene, non rilasciando per ora dichiarazioni ufficiali ma lasciando intendere un atteggiamento non proprio remissivo. Si tratterà di vedere ora se vi sono margini per una ricomposizione oppure no: in questo secondo caso, Claudio Serafini, che era stato eletto nelle liste dell’Udc per poi confluire nel Pdl, rimarrebbe comunque tagliato fuori dal Consiglio comunale, avendo rinunciato al suo seggio per accettare l’ambìta nomina di assessore.
Il secondo segnale di malessere è quello lanciato in questi stessi giorni (vedi lettere e interventi) da Oliviero Bocchini, esponente storico di Forza Italia e del Pdl che ha lamentato uno scarso coinvolgimento e una inesistente democrazia interna, lasciando intendere la sua possibile uscita dal partito (voci ufficiose parlano di lui come futuro leader locale della Lega, che sbarcherebbe così definitivamente a Todi con una propria rappresentanza).
Il terzo elemento "destabilizzante" è la nascita dell’associazione TodiDOC che, pur dichiarandosi apartitica, vede nel suo direttivo una forte caratterizzazione di centrodestra, visto la presenza di Marco Belia, Ottavio Nulli Pero, Enrico Sordini, Floriano Pizzichini, Claudio Castrica e gli stessi Claudio Serafini ed Oliviero Bocchini.

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