Condividi su facebook
Condividi su twitter

Una ex dipendente della Usl di Perugia arrestata e condotta al carcere di Capanne per scontare il residuo della pena a cui è stata condannata a causa del mancato rispetto degli obblighi per l'arresto domiciliare; i danneggiati erano stati risarciti dalla banca custode dei fondi sottratti

usl21

La ex dipendente della Usl di Perugia che vari anni fa aveva sottratto, dalla casse dell’ente dove erano custodite, somme di proprietà dei pazienti ricoverati nei reparti dell’ex manicomio  per oltre 800 milioni di lire è stata rinchiusa nel carcere di Capanne.
I carabinieri di Santa Maria degli Angeli l’hanno arrestata per la mancata osservanza dei regolamenti e degli orari durante le festività natalizie mentre era agli arresti domiciliari. 
La donna era stata condannata a 4 anni e sei mesi di reclusione per i reati commessi.
Con la condanna definitiva deve ancora scontare tre anni e sei mesi di reclusione, ma da otto mesi si trovava in detenzione domiciliare presso una struttura della Caritas di Santa Maria degli Angeli
 "Contiamo – ha detto l’ avvocato della donna – di potere dimostrare davanti al tribunale di sorveglianza che si è trattato solo di un malinteso» sulla ripristinando così la detenzione domiciliare "
Prima di arrivare a Perugia la donna, 56 enne, era stata dipendente della Usl di Civitanova Marche.
La banca,
che aveva incautamente consegnato le somme, ha risarcito i pazienti a cui era stato sottratto il denaro.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter