Presentata a Roma la 53esima edizione di Agriumbria che tornerà dal 1 al 3 aprile nei padiglioni di Bastia Umbria, la prima a occupare le sue date tradizionale dopo il Covid-19. Oltre alla parte espositiva, che come sempre sarà articolata nei vari settori d’interesse e tornerà alla normalità, dalla meccanizzazione alla tecnologia aziendale, torneranno i saloni nel salone Milktec, spazio dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia; verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico.
Agriumbria nasce nel 1969 e viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.
Ad Agriumbria si potrà trovare un’ampia rappresentanza dell’allevamento nazionale, con le vetrine delle razze bovine da carne del circuito Anabic (Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica), ed a duplice attitudine, portate dall’Anapri (Pezzata Rossa Italiana). Ancora per il settore bovino da carne, da sempre in primo piano ad “Agriumbria”, si segnala l’importante evento tecnico di sabato 2 aprile delle Mostre Nazionali di Libro Genealogico organizzate da Anacli (razza bovina Charolaise Italiana, 9^ edizione – giudice Jean Philippe Paroton – , e razza bovina Limousine Italiana, 17^ edizione – giudice Olivier Lasternas, presidente francese dell’Herd-book Limousin – , con 169 animali a catalogo e 43 aziende partecipanti, provenienti da Sicilia, Sardegna, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e Umbria. Inoltre, nella vetrina delle razze, saranno presenti capi bovini di Piemontese. La bovinicoltura da latte sarà rappresentata dalla razza Frisona Italiana, per la quale è prevista la Mostra Interregionale che avrà come giudice Giuseppe Beltramino.
Grazie all’Associazione Regionale-ARA dell’Umbria, verranno esposti anche esemplari di altre razze allevate nella regione umbra e nei territori del Centro Italia. Saranno rappresentati anche gli ovicaprini, esposti dall’Associazione Nazionale della Pastorizia-Asso.Na.Pa. (in programma il 1° Concorso Nazionale di Arieti della razza ovina Sarda iscritti al Libro Genealogico), e la specie cunicola con la Esposizione organizzata dall’Associazione Nazionale Coniglicoltori Italiani-Anci. La Vetrina zootecnica di “Agriumbria” vedrà ad ogni modo la presenza di uno spaccato significativo del panorama dell’allevamento italiano, dagli ovini e caprini agli equini, agli avicunicoli, in rappresentanza delle razze locali simbolo della ricca biodiversità nazionale. In programma anche la tradizionale Gara di Valutazione Morfologica riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani, per le razze bovine ad attitudine latte e carne.
Per quanto riguarda l’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) c’è da aggiungere che anche quest’anno l’associazione, dopo aver festeggiato nel 2021 il suo sessantenario di fondazione, proporrà iniziative dedicate al ruolo sostenibile del proprio modello di zootecnia, con “focus” che vedranno protagonisti gli allevatori delle cinque razze. In particolare, dal punto vista tecnico, si svolgerà la 35esima Mostra Nazionale della razza Chianina e la 29esima Mostra Nazionale della razza Romagnola. In tema di sostenibilità dell’attività zootecnica, ampio spazio verrà dato agli aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell’importante progetto “LEO” (acronimo di Livestock Environment Opendata) di cui A.I.A. è capofila, assieme a qualificatissimi partner del mondo universitario, della ricerca ed Istituti Zooprofilattici (autorità di gestione è il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – Progetto finanziato nell’ambito della Sottomisura 16.2-Psrn 2014/2020). “LEO”, oltre ad aver avviato la costruzione di una piattaforma digitale unica (termine del progetto nel 2023), “opendata”, contiene un’enorme mole di dati e parametri zootecnici che permettono la costruzione di modelli sempre più efficienti per una zootecnia sostenibile, rispettosa del benessere animale, dell’ecocompatibilità ambientale e rivolta al miglioramento di processi economici e sociali virtuosi. Infine, tra gli incontri di aggiornamento tecnico, rileva il Corso Scm (Servizio Controllo Mungitura) che si terrà nelle giornate di giovedì 31 marzo e venerdì 1° aprile (solo mattina).
Tra le presenze istituzionali meritano di essere segnalate, al Padiglione 7, quelle della Regione dell’Umbria, del Dipartimento di Agraria dell’UNIPG e dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Presso lo stand 40 infatti, i funzionari ADM consentiranno di conoscere e approfondire oltre ai controlli sulla sicurezza dei prodotti e la tutela del Made in Italy anche altre tematiche come le opportunità in tema di export al di fuori dell’Unione Europea, le agevolazioni fiscali su prodotti energetici (gasolio agricolo, gpl), il rilascio di autorizzazioni a imposta agevolata per la produzione di forza motrice.