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many test tubes with blood being tested

La presenza di chetoni nelle urine entro certi limiti è fisiologica, in quanto dipende dal normale funzionamento dell’organismo; quando però la loro concentrazione supera il livello di guardia, è necessario correre ai ripari. 

I corpi chetonici, più comunemente noti con il termine di “chetoni”, vengono prodotti in seguito al metabolismo dei grassi. Quando si segue una dieta che apporta un basso quantitativo di carboidrati o, per varie ragioni, il corpo non riesce a sfruttare questi composti chimici per fornire energia al corpo, utilizza i grassi.

Il metabolismo lipidico sintetizza, quale prodotto di scarto, tre tipi di corpi chetonici, l’acido acetacetico, l’acetone e l’acido beta-idrossibutirrico; quando la loro produzione è molto elevata, i tessuti non riescono a metabolizzarli e possono aumentare di livello nelle urine e nel sangue, portando a una condizione di chetonemia.

Analisi delle urine: i valori dei chetoni

I corpi chetonici sono normalmente presenti nelle urine, ma in quantitativi bassi. Quando il loro livello ematico è molto alto, l’organismo cerca di liberarsene attraverso le urine, provocando chetonuria.

Un primo campanello d’allarme, il quale può portare il paziente a consultare il medico, riguarda l’odore delle urine, il quale, con l’aumentare della concentrazione di chetoni, diventa molto simile a quello del cloroformio.

Per sapere se si è realmente in presenza di chetonuria, è comunque necessario effettuare l’esame delle urine. In condizioni normali, i valori dei chetoni nelle urine dovrebbero essere:
• tra i 30 e i 70 mg/dl se si effettua l’esame delle urine nelle ultime 24 ore;
• assenti, nel caso di un test estemporaneo.

Valori inferiori indicano che l’organismo è in grado di smaltirli correttamente, mentre valori superiori segnalano presenza di chetosi.

Chetoni nelle urine: cause

Le cause che possono portare a un aumento dei chetoni nelle urine sono numerose, ma tutte collegate a una riduzione dei livelli di glucosio. Tra i più comuni vi sono:

• diete basate su una riduzione dei carboidrati, come la dieta chetogenica;
• diabete di tipo I;
• eccessivo consumo di alcolici;
• bulimia e anoressia;
• digiuno prolungato;
• ipertiroidismo;
• vomito e diarrea;
• gravidanza;
• malnutrizione;
• esercizio fisico intenso.

I sintomi

Oltre al già citato odore di cloroformio delle urine, alcuni degli altri sintomi a cui prestare attenzione sono:
• perdita di peso;
• sete intensa;
• affaticamento;
• nausea e vomito;
• torpore;
• malessere generalizzato;
• confusione mentale.

Questi sintomi sono riconducibili a svariate patologie: per questo è fondamentale, in loro presenza, consultare il proprio medico di base.

Conclusioni

La presenza di chetoni nelle urine è fisiologica, ma deve rimanere entro i limiti di guardia; quando la loro concentrazione aumenta, è fondamentale, soprattutto in presenza di diabete, individuarne le cause e porvi rimedio. Per fare questo, è necessario rivolgersi al proprio medico curante. Oltre a ciò, è possibile trovare consultare le pagine di Alleati per la Salute, un portale medico-scientifico di informazione, affidabile e professionale dove è possibile trovare ulteriori informazioni sulla presenza di chetoni nelle urine e molti altri argomenti.

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