La cura e la valorizzazione dei beni culturali a che il territorio e l’indotto siano favoriti da un mercato. È quanto se ne è discusso presso l’Università Cattolica Campus Santa Monica, grazie alla professoressa Germana Citarella che ha portato all’attenzione il Teatro della Concordia, The Smallest Theater in the World.
Spiega la professoressa Citarella: ”È emersa anche una nuova lettura del bene culturale – nello specifico del Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio – come bene relazionale, sede di numerose iniziative non solo musicali da spendere sul mercato turistico, trasformandosi in una sorta di finestra emotiva”.
“Personalmente – dice il presidente della società del teatro che gestisce il teatro più piccolo del mondo, Edoardo Brenci – ritengo questo rilevante passaggio una valida conferma della strada intrapresa da me e dal team dei collaboratori che mi affiancano.
La cultura è un fattore identitario utilizzato sia per scopi di nation-building, sia per rafforzare “l’orgoglio civico” a livello regionale e locale”.









