Dopo aver conosciuto i "campioni delle preferenze" alle elezioni regionali 2010, può essere interessante andare a vedere dove hanno preso le preferenze i candidati consiglieri espressione del comprensorio della media valle del Tevere.
Partiamo da Gianfranco Chiacchieroni, rivelazione del Pd (è stato il secondo più votato dietro Riommi) solo per chi non ricorda le percentuali delle sue elezioni a sindaco di Marsciano. Le sue 7.131 preferenze sono state racimolate in 47 Comuni della provincia di Perugia su 59. Oltre 3.000 sono arrivate dalla natia Marsciano (meno di 400 i concittadini che gli hanno preferito altri candidati Piddini), Chiacchieroni ne ha pescate 820 a Perugia, 715 a Todi, 573 a Deruta, 285 a Collazzone, 193 a Gualdo Cattaneo, 179 a Torgiano, 156 a Massa Martana, 123 a Monte Castello di Vibio, 112 ad Assisi e poi, via via a scendere, fino ad arrivare ad 1 sola preferenza ad Assisi, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Nocera Umbra e Sellano.
Pur con una messe di voti considerevolmente più bassa, il tuderte Massimo Buconi (Socialisti e Riformisti) è riuscito a fare di meglio conquistando preferenze in 54 Comuni su 59. Il grosso, anche nel suo caso, è arrivato in "patria": a Todi ha superato i 1.000 consensi personali (appena 13 le preferenze andate ad altri candidati del suo stesso partito).
A seguire troviamo Perugia 282, Massa Martana 139, Spoleto 109, Gubbio 97, Città di Castello 79, Fratta Todina 73, Marsciano 70, Monte Castello di Vibio 41, fino ad arrivare ad 1 solo voto a Cannara, Fossato di Vico, Monte Santa Maria Tiberina, Paciano e Valtopina.
Roberto Carpinelli (Federazione della sinistra), di natali frattigiani, che entra in Consiglio grazie al posto assicuratogli dalla presenza nel "listino" della Marini, rimedia invece appena 99 voti, di cui 11 a Fratta Todina e 16 a Marsciano dove è stato anche assessore comunale; 41 le preferenze prese a Perugia.
Tra i non eletti, Primieri (Pdl) ha riportato un migliaio di voti nella città di cui è vice-sindaco, sulla cui piazza i suoi concorrenti di partito gli hanno portato via ben 758 consensi, andati per lo più a Zaffini, Lignani Marchesani e Sebastiani.
La maggior parte "in casa" i voti di Tomassini (Rifondazione, Todi), Zaffera (Socialisti e Riformisti, Marsciano) e Rellini (Idv, Marsciano).