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I dati nei primi 5 mesi del 2023 vedono un aumento degli arrivi del 21,7% rispetto al 2022, anche se rimangono al di sotto del 2019 quando vi era un flusso di gruppi dalla Cina intorno alle 10mila unità
todi turisti a san fortunto

Rispetto all’anno precedente, al 31 maggio 2023, i dati turistici della Regione Umbria segnalano per il comprensorio del Tuderte una crescita del 21,7% negli arrivi e un + 16,2% nelle presenze.
Dati dunque positivi, con un aumento molto più sensibile della componente straniera (+37,2% negli arrivi) rispetto a quella italiana (tra il +16% e il 18%). Crescono, rispetto al 2022, sia il settore alberghiero (arrivi + 10,7%) che l’extralberghiero (+32,3%).

Non si raggiungono invece ancora i livelli pre-covid del 2019, con i dati che vedono una riduzione complessiva degli arrivi (-22,1%) e delle presenze (-6,7%). Il dato negativo è condizionato dalla diminuzione del turismo straniero (-61,6% di presenze e -35,4%); sopra al 2019 invece l’afflusso di turisti italiani (arrivi +4,2%; presenze + 14,2%).

“Stiamo parlando di una crescita certificata a due cifre nei primi cinque mesi dell’anno, solitamente i meno generosi per Todi”, commenta il vice sindaco Claudio Ranchicchio. “Se non sono stati ancora raggiunti i livelli del 2019 è per il venir meno, come più volte spiegato, delle comitive asiatiche, ma la tendenza anno su anno è positiva”.

Andando nel dettaglio e attingendo ai dati ufficiali della Regione è possibile verificare che rispetto al 2019 c’è appunto il venir meno di quasi 9mila arrivi e 11mila presenze straniere, facilmente riconducibili, grazie all’incrocio con i pagamenti della tassa di soggiorno, proprio alla struttura alberghiera che è stata privata da quella tipologia di turismo straniero per il quale funzionava da hub di passaggio.

Che il fenomeno non sia un caso isolato a Todi lo si ricava anche dai documenti del “China Outbound Tourism Research Institute” diffusi da European Travel Commission e riprese da ENIT. 

“Consultando queste fonti – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si apprende che al momento il flusso dei cinesi in Italia è pari al 30% dei livelli del 2019 e che solo dal 15 marzo 2023 l’Italia è entrata a far parte della lista delle destinazioni autorizzate anche per i gruppi. Gli stessi autorevoli studi indipendenti prevedono che soltanto nel 2024 il numero di viaggi outbound dalla Cina potranno superare i livelli del 2019″.

Per Todi si apre ora la stagione dei festival e dei grandi eventi: dal Festival del cinema agli Internazionali di tennis, dalle Mongolfiere al Todi Festival, della rassegna Note d’Estate alla Masterclass del tenore Gianluca Terranova, dalle escursioni di Media Valle Tour agli altri eventi dell’estate tuderte.

“La tendenza è favorevole alla nostra città e stiamo già lavorando alla partecipazione alle fiere di settore del prossimo anno. Le iniziative promozionali messe in campo dalla Regione stanno dando risultati eccezionali, con Todi sempre più parte del sistema turistico del cuore verde d’Italia”, conclude Ranchicchio.

Dall’opposizione, i “Civici X Todi”, attaccano su questi dati la Giunta Ruggiano, parlando di risultati fallimentari, rispetto alle altre realtà turistiche regionali (come ad esempio Orvieto), accusando l’amministrazione comunale di aver speso tante risorse per iniziative varie, che non hanno portato alcun ritorno turistico.

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