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Confindustria Umbria, il Club Per la Ricerca e l’Innovazione di Confindustria Umbria e l’Università degli Studi di Perugia hanno organizzato un incontro per illustrare come utilizzare il bando regionale
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Particolare attenzione sta suscitando, fra le imprese e all’interno mondo universitario, il Bando regionale, recentemente pubblicato, realizzato per la costituzione in Umbria di quattro Poli di Innovazione relativi ad altrettante piattaforme tecnologiche (Scienze della Vita; Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica; Meccatronica; Nanotecnologie e materiali speciali).
A tal riguardo Confindustria Umbria, il Club Per la Ricerca e l’Innovazione di Confindustria Umbria e l’Università degli Studi di Perugia hanno organizzato un incontro per illustrare il suddetto Bando.
Questi soggetti, convinti che l’iniziativa della Regione Umbria possa rappresentare un’opportunità per le imprese e per l’Università (tanto è vero che, già nei mesi scorsi, sono state raccolte numerose manifestazioni di interesse da parte delle aziende ed altrettanto alta è stata l’attenzione mostrata dai docenti universitari) hanno quindi ritenuto utile organizzare un momento di confronto, oltre che per illustrare il Bando, anche per raccogliere dalla testimonianza di alcuni casi piemontesi di successo preziose indicazioni circa l’operatività dei Poli e i benefici che effettivamente generano per le aziende.
L’interessante appuntamento ha registrato una grande partecipazione da parte delle aziende, che si sono dimostrate molto interessate e attente anche all’esperienza piemontese, illustrata da Cristina Cuscunà, addetta al Polo Meccatronica di Torino .
Per Polo, è stato sottolineato durante l’incontro, si intende una società privata, consortile o di capitali, partecipata da almeno 8 imprese, che vende nel mercato servizi ad alto valore aggiunto (trasferimento tecnologico, ricerca industriale) e l’uso di strumentazione avanzata, in una prospettiva di sostenibilità economico finanziaria.
Come ha ricordato Becchetti della Regione Umbria, il Bando regionale stanzia 5 milioni di euro (diventeranno presto 8) per cofinanziare a fondo perduto, con diverse percentuali, le spese sostenute dai costituendi Poli per l’acquisto di attrezzature per la ricerca ed il trasferimento tecnologico, per l’eventuale ristrutturazione dei locali, per all’attività di promozione e per il personale dedicato alla gestione delle sue installazioni tecnologiche ed al marketing.
La prossima azione da parte dei soggetti interessati (Confindustria Umbria, Club Per la Ricerca e l’Innovazione di Confindustria Umbria, Università degli Studi di Perugia) sarà quella di convocare specifici seminari di approfondimento per ciascuna area tecnologica, per avviare la fase operativa del lavoro, finalizzata alla presentazione in Regione, entro il 15 luglio, delle proposte progettuali di realizzazione dei Poli.

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