La cancelliera del Tribunale di Perugia che è agli arresti domiciliari in una comunità di accoglienza, per essersi impossessata di monili d’oro per oltre dieci chili, rivenduti presso un negozio perugino di «compro oro», per 15 e 20 mila euro, dall’Ufficio corpi di reato del tribunale, è accusata di aver sottratto anche un chilo e 750 grammi di cocaina.
L’interessata respinge qualsiasi responsabilità per la scomparsa della cocaina
Peculato e detenzione a fine di spaccio di stupefacenti i reati ipotizzati.
La droga era in uno dei pacchi custoditi all’ufficio corpi di reato. Della sua mancanza i militari della sezione di polizia giudiziaria presso la procura di Perugia si sono accorti nel corso delle verifiche di documenti, svolte nell’ambito dell’indagine sulla sottrazione dei gioielli. L’inchiesta è ancora in corso, in particolare per stabilire dove sia finita la droga stessa e se ci siano state altre sottrazioni dall’ufficio corpi di reato.
Indagini amministrative dovranno anche accertare se il sistema interno al Tribunale fosse stato disegnato per assicurare un livello minimo di controlli sulla gestione dei beni in custodia.
- Redazione
- 16 Maggio 2010
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