E’ il 2010, dopo le roventi temperature registrate in varie parti del globo, l’anno più caldo mai registrato dall’inizio dei rilevamenti meteorologici.
Lo riferisce il Goddard Institute della Nasa e la notizia sembra avere dei riscontri concreti e drammatici anche sulle Alpi.
Una sacca d’acqua di 65.000 metri cubi, formatasi per scioglimento sotto un ghiacciaio, minaccia un piccolo centro a pochi chilometri da Chamonix, in Alta Savoia (Francia).
A vivere nella paura sono circa 900 famiglie (3.000 persone) di Saint-Gervais-les-Bains, comune di 5.000 abitanti, noto come stazione sciistica invernale.
Il rischio è che la sacca d’acqua esploda per l’eccessiva pressione e crolli a valle con ghiaccio e detriti, distruggendo tutto quello che incontra.
Una cosa del genere era accaduto nel 1892, quando morirono 175 persone in un episodio analogo nel piccolo centro savoiardo.
Le autorità hanno già predisposto un piano di evacuazione (si calcola che la massa d’acqua possa impiegare da 15 a 30 minuti a raggiungere le zone abitate). «È una situazione seria e grave» ha commentato il sindaco di Saint-Gervais, Jean-Marc Peillex
- Redazione
- 18 Agosto 2010
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