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Il vino umbro è immagine e promozione dell'Umbria, ha detto la governatrice ai sommellier riuniti a congresso a Perugia
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Nonostante i problemi di mercato i vini umbri ottengono riconoscimenti.
Nel 2011, per la prima volta, ci saranno anche due «Orvieto classico superiore» nell’olimpo dei vini italiani.
Il Campo del Guardiano 2007 di Palazzone e il Decugnano dei Barbi 2009 (curato dal celebre enologo orvietano Riccardo Cotarella) si sono infatti aggiudicati gli ambiti «tre bicchieri» del Gambero Rosso.
Insieme ad altri sette vini umbri insigniti dalla celebre guida
– giunta alla sua 24/a edizione – del riconoscimento più prestigioso in fatto di produzione vinicola, i due Orvieto classico saranno presenti 17 ottobre alla Città del gusto di Roma per una degustazione cui parteciperanno i migliori produttori italiani.
Contemporaneamente, un riconoscimento simbolico arriva in questi giorni ad un altro vino orvietano, il Calcaia «Muffa nobile» di Barberani, che in occasione del congresso nazionale dell’Associazione italiana sommelier, che si terrà  fino al 4 ottobre a Perugia, è stato inserito nella degustazione in programma domenica prossima all’hotel Brufani Palace. 

A sua volta il Montefalco Sagrantino 2006 dell’azienda agricola Bocale ha ottenuto quest’anno il riconoscimento Top Hundred 2010, dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, ideatori di questo premio, che seleziona i cento migliori vini d’Italia dell’anno. La cantina montefalchese – annuncia un comunicato – sarà premiata nel corso della manifestazione Golosaria, in programma dal 6 all’8 novembre prossimo a Milano.  

Le notizie sono un buon viatico per l’Umbria la cui Presidente, Catiuscia Marini,  alla conferenza stampa di presentazione del 44esimo congresso nazionale dell’Associazione italiana sommelier ha ribadito che «Il vino umbro è immagine e promozione dell’Umbria, e i sommelier sono un elemento importante per diffondere in Italia e all’estero l’immagine della regione, facendo sì che attraverso le bottiglie di vino si manifesti il territorio umbro in tutta la sua ricchezza di storia, ambiente, cultura, tradizioni, accoglienza ed opportunità turistiche».
«Nel corso del vostro soggiorno – ha continuato la presidente, riferendosi alla fitta agenda della delegazione estera, impegnata (per l’organizzazione dell’Ice e del Centro Estero Umbria) in visite ad aziende vitivinicole ed altre realtà produttive, dalla ceramica all’olio – potrete rendervi conto di quello che in Umbria rappresenta la nuova filiera dello sviluppo, turismo, ambiente, cultura, enogastronomia, che produce eccellenze e al tempo stesso veicola una forte immagine dell’Umbria, fondata sulla qualità che è il ‘modo di essere’ della nostra regione.
L’identità dell’Umbria si riassume nello slogan ‘Umbria Bella e Buona’ – ha sottolineato Catiuscia Marini, riferendosi alla »Mostra-Mercato« delle eccellenze agroalimentari ed artistiche della regione, che si aprirà venerdì 1 ottobre alla Rocca Paolina -; l’Umbria che vedrete è l’Umbria degli imprenditori, è l’Umbria che ‘si dà da fare’, è l’Umbria rurale, agricola che è entrata nella modernità, grazie ad investimenti ed innovazione, e che attraverso la produzione vitivinicola contribuisce alla promozione nei territori di reti di eccellenza nei diversi settori produttivi».

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