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Nuova vessazione sui cittadini: dovranno scoprire se negli elenchi dei fabbricati "abusivi" ci sono anche i loro, anche se dichiarati regolarmente al Catasto; necessario l'intervento dei Comuni per informare singolarmente i tantissimi che potrebbero risultare coinvolti inconsapevolmente
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E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 228 del 29 settembre 2010 il comunicato dell’Agenzia del Territorio che rende noto l’elenco dei Comuni nei quali è stata accertata la presenza di fabbricati non dichiarati al Catasto.
Le liste delle particelle castali, sulle quali si è accertata la presenza di costruzioni o di ampliamenti di costruzioni non dichiarati al Catasto, comprensivi dell’eventuale data cui riferire la mancata presentazione della dichiarazione, sono consultabili, per i sessanta giorni successivi alla pubblicazione del  comunicato, presso ciascun Comune interessato, presso le sedi dei competenti Uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio e sul sito internet della stessa Agenzia, alla pagina http://www.agenziaterritorio.gov.it/ .

Le dichiarazioni al Catasto Edilizio Urbano devono essere presentate, a cura dei soggetti titolari di diritti reali sugli immobili, entro 7 mesi dalla data di pubblicazione sulla G.U.
Qualora gli interessati non presentino le suddette dichiarazioni entro tale termine, gli Uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio provvedono, in surroga dei soggetti obbligati inadempienti e con oneri a carico degli stessi, all’iscrizione in Catasto del fabbricato, mediante la predisposizione di un atto di aggiornamento, redatto in conformità al decreto ministeriale 19 aprile 1994, n. 701.
Si specifica da parte dell’Agenzia che l’individuazione dei fabbricati è avvenuta attraverso un’attività di identificazione da foto aeree, condotta in collaborazione con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), e successivi processi “automatici” di incrocio con le banche-dati catastali. Trattandosi di elaborazioni massive, si potrebbero essere verificate incoerenze nell’individuazione delle particelle riportate negli elenchi pubblicati, che hanno comportato l’inclusione – in qualche caso – di immobili già dichiarati in Catasto.
Peraltro dalle foto aeree potrebbero essere risultati dei veri e propri miraggi con : cataste di legna o di fieno ecc, camion parcheggiati e le stesse ombre di altri fabbricati scambiate per fabbricati.

Si aggrava, quindi, la vessazione a carico dei cittadini, i quali non riceveranno a casa alcuna comunicazione che li avvisi della inclusione negli elenchi, neppure quando tale inclusione sia frutto di errore e dovrebbero affidarsi a dei tecnici per supplire alla mancanza di informazione da parte della pubblica amministrazione che tratta i cittadini proprio come sudditi.
Si evidenzia perciò la necessità che gli Enti Locali svolgano questa funzione di informazione, caso per caso, nei confronti dei tanti che altrimenti nulla saprebbero o nulla saprebbero fare.

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