Nonostante fosse lecito pensare che, in quanto a surrealismo, avessimo toccato il fondo, la destra locale è sempre pronta a smentirci scrivendo nuove, memorabili, pagine di politica locale riassumibili col dettato “dilettanti allo sbaraglio”
Veniamo al dunque. Per buttare la palla in tribuna e seminare fumo, la maggioranza ha richiesto, ai sensi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, apposita convocazione dell’assise consiliare per discutere un odg con la richiesta a Sindaco e Giunta di impegnarsi ad ogni forma di interlocuzione con la Regione Umbria, la presidente e l’assessore Thomas De Luca, per evitare che la maggioranza di “campo largo” (ma chi glieli scrive i testi, Valerio Lundini?) renda più semplice l’installazione di impianti fotovoltaici nel nostro territorio, in vista dell’approvazione della nuova legge regionale. Consiglio tenutosi lo scorso 6 Agosto, con un pericoloso fantasma (non quello del comunismo di marxista memoria che terrorizza tanto il primo cittadino) che, però, si aggirava tra i banchi consiliari: dove era la maggioranza di destra quando, con la Tesei in Regione e regnante il caos normativo sul tema, nel Comune di Todi sono sorti autorizzati ben due impianti di energie rinnovabili grazie al silenzio-assenso dell’Amministrazione Comunale?
Arriviamo, poi, al pezzo forte, cioè all’intervento del Sindaco Ruggiano che, strologando su tutto lo scibile umano e con la lucidità politica che lo contraddistingue da mesi a questa parte dopo la sonora bocciatura ricevuta alle elezioni regionali, ci ricorda che tutte le discussioni in Consiglio Comunale sono inutili perché il Comune può solo subire le decisioni dal “livello superiore”. Naturalmente, ogni ragionamento utile a studiare e proporre soluzioni è da considerarsi una perdita di tempo. Peccato che questo serva, in realtà, a screditare la minoranza, rea di insistere a voler partecipare davvero presentando addirittura un emendamento all’ordine del giorno della maggioranza.
Non è finita qui, comunque: il Sindaco ci regala svariate chicche contro la “transizione green”, che a suo dire sarebbe solo un modo per arricchire pochi furbi che volano a convegni in jet privati mentre il povero operaio (con tanto di cappello stile Cipputi) è costretto a vendere la storica Fiat Punto per rispettare i parametri massimi di emissione di gas nocivi. Nel frattempo, con le fonti fossili al 47% della produzione elettrica nazionale e un saldo estero del 16%, ci chiediamo con chi pensa di fare affari l’amministrazione comunale. Con Trump, che ci fa pagare il gas al doppio e ci riempie di dazi? Con Putin, che usa i ricavi per produrre armi e bombardare l’Europa? Una strategia energetica che solo un manuale di politica estera da bar può spiegare!
Risultato finale? La maggioranza non condivide l’emendamento (del tutto neutro e tecnico) proposto dalla minoranza, che abbandona l’aula e la seduta si scioglie causa mancanza del numero legale vista l’assenza di un Consigliere Comunale di Forza Italia. Un vero e proprio capolavoro politico, un tipico caso di autosabotaggio!
Insomma, tra mozioni pasticciate, terreni venduti sotto vecchi auspici e dichiarazioni sindacali che sembrano battute da cabaret, la realtà è una: a Todi, sulle questioni essenziali, si naviga a vista, meglio se con lo sguardo rivolto altrove, magari alla prossima manifestazione lautamente finanziata dai contribuenti tuderti, come sempre partecipatissima, unica e fantasmagorica, nel solito stile dei trombettieri di regime che gestiscono la pagina Facebook del Comune. Buon Ferragosto!








